1706199801Italdesign_Structura

E’ una sintesi di tecnologia e stile, un’antologia delle esperienze maturate in tre decenni di attività nella progettazione automobilistica.

 

1706199802_Italdesign_StructuraStructura, il prototipo presentato dall’Ital-design al salone di Torino in occasione del trentesimo anniversario dell’azienda, è un’ipotesi di berlina di alta gamma che prosegue molti dei temi fondamentali della ricerca stilistica di Giorgetto Giugiaro, suo creatore: sviluppo verticale dei volumi, ingombro esterno ridotto, massimo comfort per gli occupanti.

Il nome tecnologico fa riferimento alla struttura lasciata volutamente a vista, che diventa motivo estetico e simbolico, come spiega Fabrizio Giugiaro, responsabile dell’area Stile dell’Italdesign: “La struttura visibile mette in mostra l’engineering, porta allo scoperto il lavoro dei tecnici, l’aspetto forse meno noto dell’attività della nostra azienda, ma anche il più importante”.

La forma monovolume è una conseguenza dei presupposti progettuali: “Si è pensato a una vettura che fosse comoda tanto per viaggiare quanto in termini di accessibilità e naturalmente questo richiede un’altezza adeguata. La lunghezza doveva però essere contenuta e quindi ecco la forma monovolume, che fa a meno della coda”, prosegue Fabrizio.

Gli archi della struttura in alluminio disegnano una fiancata in cui la superficie vetrata si spinge anche al di sotto della linea di cintura. La vista di profilo è dominata inoltre da un’altra presenza “forte”, i grandi parafanghi prominenti verniciati in colore amaranto come i cofani, i longheroni e la parte inferiore delle fasce paraurti.

Il tetto è in pannelli di vetro e forma una cupola con parabrezza e lunotto. Questa ampia superficie trasparente può essere “interpretata” dai passeggeri: “La visibilità è a 360° e i vetri nella parte bassa delle fiancate accrescono la sensazione di maggiore spazio e apertura verso l’esterno, ma grazie alle nuove tecnologie è possibile oscurare i pannelli per una maggiore privacy o per un senso di protezione”, dice Fabrizio Giugiaro.

L’articolo continua su Auto & Design n. 110