Com’è noto, il Motor Show di Francoforte è il più vasto al mondo, ed è forse per questo motivo che vi si è imposta la tendenza, manifestatasi già a Detroit due anni fa, a raggruppare tutti i marchi dei vari gruppi in stand giganteschi. Anche se l’aspetto più dirompente era, ovviamente, la notizia dell’attacco terroristico a New York, il Motor Show è stato comunque un punto focale per molte case non tedesche che presentavano nuovi prodotti.

La Fiat ha introdotto la Stilo, la General Motors l’Opel Signum2, la Citroën ha svelato la C3, erede della Saxo, la Renault ha ripresentato la Vel Satis di alta gamma e la concept coupé Talisman, con le sue porte ad ali di gabbiano, era spettacolare. La concept Jaguar R-Coupé, era più interessante all’interno che all’esterno, mentre la Saab 9X era lì a dichiarare i prossimi cambiamenti nel design svedese.

Una vera sorpresa è stata la Hyundai Coupé, che, nonostante le superfici ancora intricate, è davvero di bell’aspetto; come interessante era la roadster Pininfarina Start.

Un segnale invece più negativo quello di Audi, che con la concept Avantissimo perde la sua proverbiale pulizia delle superfici. Se questa tendenza fosse limitata alla sola casa degli anelli non sarebbe grave, ma ora anche la Mercedes C coupé, la BMW Compact coupé e persino alcuni modelli Porsche presentano superfici contorte e allestimenti interni sovrabbondanti.

Altro esempio è la nuova BMW Serie 7, un magnifico abitacolo ma forme esterne sovrapposte e incongrue. Anche la Mercedes ha ceduto alla tentazione barocca: basta osservare gli zoccoli inferiori delle fiancate della nuova SL.

La qualità di fabbricazione delle case tedesche è superiore a quella delle rivali europee e americane, ma si corre il pericolo che i prodotti diventino stilisticamente troppo bizzarri.

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