Sono passati 25 anni e 150 numeri dalla nascita di Auto & Design e la storia di copertina della rivista è tutta dedicata a questa ricorrenza. Prende la parola per primo Robert Cumberford, designer e giornalista americano da tempo firma di Auto & Design, con una riflessione sui mutamenti che hanno attraversato il mondo dell’automobile in questo quarto di secolo. “Il settore automobilistico globale ha subito cambiamenti epocali. L’industria motoristica britannica, la seconda a livello mondiale nel 1955, è passata interamente in mani straniere, ad eccezione di alcune aziende specializzate che producono meno di 2500 vetture l’anno. I nomi più gloriosi della storia automobilistica inglese, Rolls-Royce e Bentley, ora appartengono alla Germania. Persino alcuni costruttori di piccole serie sono passati ad acquirenti esteri: la Lotus è malese e la TVR è di proprietà del figlio di un oligarca russo”. Così comincia l’Opinion di Cumberford, che coglie l’occasione dell’anniversario della rivista per fare un salto indietro in un passato complesso.
È più concentrato sul punto di vista francese il contributo di un altro nome “storico” della rivista, Serge Bellu, collaboratore di lunga data che scrive da Parigi. “Mi ricordo il giorno in cui scoprii il primo esemplare di Auto & Design. Era il 1985, al Salone di Francoforte e mi pare proprio che sia stato Gaston Juchet a mostrarmi la rivista. All’alba degli Anni 80 il design in Francia si trovava in un’epoca di transizione. (…) E’ in questo periodo di transizione che apparve Auto & Design, in un’Europa che scopriva il design dell’automobile, con parecchi decenni di ritardo sull’America. (…) Attivo, polemico, informativo, Auto & Design si impose subito come un reale organo di stampa in un universo che aveva contato fino ad allora soltanto pubblicazioni più libresche, come il superbo Style Auto”.

Una doppia inchiesta di Fabio Galvano occupa le pagine seguenti, rivolgendosi ai protagonisti del passato e del presente del design internazionale per comprendere quali siano state le loro linee guida negli anni passati e come vedono il futuro del settore.

Conclude questa panoramica sul mondo dell’auto, raccontato per così lungo tempo da Auto & Design, Silvia Baruffaldi, con un viaggio in uno dei campi più “italiani” della storia del design, quello dei carrozzieri. G-Studio, Stola, Cecomp, Coggiola, Opac, Modarte sono i nomi dei carrozzieri, tutti nell’area di Torino, che da anni mettono a disposizione di una rosa di clienti internazionale la loro capacità di interpretare disegni e matematiche per dare la prima forma tridimensionale alle automobili del futuro.

L’articolo continua su Auto & Design n. 150