L’ordine di Ulrich Bez, presidente e amministratore delegato della Aston Martin, per lo sviluppo della Rapide, era chiaro: produrre la più bella quattro porte sul mercato. «Eleganza e bellezza – spiega Marek Reichman, direttore del design del marchio – erano le due comete da seguire».

Come “opera prima” la Rapide non era cosa da poco: chiamato d’urgenza nel giugno scorso per prendere il posto di direttore del design Aston Martin lasciato vacante da Henrik Fisker, Reichman è riuscito in poco più di sei mesi a completare questo prototipo funzionante che secondo alcuni potrebbe anche essere la risposta anticipata al progetto della Porsche a quattro porte annunciato per il 2008.

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«In termini di eleganza – afferma Ulrich Bez – la Rapide aggiunge valore all’indiscusso stile della DB9. Le nostre vetture devono apparire belle da ogni angolatura e questa quattro porte è molto equilibrata». E’ lunga esattamente 5 metri (21 centimetri più della DB9), larga 1,89 e alta 1,33 m. Le curve morbide della fiancata si alzano prepotentemente nel passaruota posteriore, mentre il tetto rimane basso e si sfila con delicatezza nella coda. Un tetto che è, detto per inciso, la dimostrazione di quanta attenzione sia stata data ai materiali e ai particolari. «E’ luminoso – dice Reichman – e sembra quasi di trovarsi su un aliante». Ma basta azionare un pulsante e i cristalli liquidi che contiene fanno il resto, trasformandolo in una superficie opaca. Ci sono particolari come la pelle dei sedili, stampata per darle uno speciale effetto e cucita in modo iperevidente, per un tocco sportivo. I clienti Aston Martin sono un po’ particolari, e non a caso in questo momento Reichman sta lavorando proprio alla DBS, l’auto che sarà pronta ad aprile, per il nuovo film di James Bond “Casino Royale”.

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