I costruttori di automobili asiatici, americani ed europei fronteggiavano un gran numero di incognite, dal futuro dei prezzi del carburante alla possibilità che il collasso economico a livello mondiale riduca significativamente il numero di clienti che il prossimo anno potrebbero acquistare una nuova vettura.

Tra i novanta veicoli che hanno fatto la loro prima comparsa al Mondial c’erano numerose automobili di serie molto importanti: nella categoria più popolare, la Renault Mégane 3, la Volkswagen Golf 6 e la Ford Fiesta, oltre ad alcune che ambiscono a farne parte, come la Chevrolet Cruze (sul nuovo pianale General Motors Delta 2), la Hyundai i20 e la Kia Soul.

Anche nella categoria auto da città-suburbane non mancavano alcuni modelli chiave: l’Alfa Romeo MiTo, la Ford Ka, la Suzuki Alto e la Toyota iQ sembrano avere tutte un futuro promettente.

Lo stile di carrozzeria semi-utility, variamente noto come break, station wagon o tourer, era ben rappresentato, con una spettacolare show car Mercedes, la Fascination, probabilmente il primo veicolo di questo genere privo di montanti. La Cadillac con la CTS, la BMW, la Audi e altri marchi si sono dedicati al design e alla presentazione di station wagon.

L’articolo continua su Auto & Design n. 173

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