Ha debuttato alla Design Week di Milano ed è stata esposta dal 12 al 17 aprile. Il concept Setsuna sfida l’idea che le auto debbano essere considerate solo come prodotti industriali dotati delle ultime tecnologie. La roadster di Toyota, completamente in legno, è stata concepita per incarnare l’affetto che i proprietari hanno per le proprie vetture, e per mostrare come le auto continuano a cambiare e ad acquisire un valore sempre nuovo frutto dell’ amore che gli acquirenti dedicano loro nel corso del tempo.

Kenji Tsuji, l’ingegnere responsabile del progetto, parlando del concept dice: «Durante la creazione di Setsuna abbiamo immaginato l’amore di una famiglia nei confronti di un’auto che l’avrebbe accompagnata per intere generazioni. Il legame tra l’auto e la famiglia cresce e si rafforza nel tempo, proprio come gli anelli nel tronco di un albero. Per lo sviluppo di una vettura che utilizzasse unicamente il fascino del legno ci siamo rivolti ad esperti di grande caratura come carpentieri specializzati nella costruzione di templi e santuari, ma anche del settore navale. Nel corso del progetto c’è stata anche la collaborazione della Sumitomo Forestry, un’azienda che ha abbracciato in pieno il nostro progetto condividendo con noi le sue straordinarie competenze. Insieme abbiamo definito il programma sin dalle fasi preliminari, inclusa la selezione del legno e la scelta di tecniche e metodi di assemblaggio. Abbiamo impiegato moltissimo tempo e messo tutta la nostra passione nella realizzazione di un progetto che fosse capace di offrire una performance standard in termini di comfort e di maneggevolezza. Le diverse opinioni e gli apprezzamenti ricevuti ci stanno spingendo a migliorare ulteriormente questo prototipo, con la speranza di vedere un giorno Setsuna circolare sulle nostre strade».

La scocca di Setsuna è composta da 86 pannelli lavorati a mano. Attenzione particolare è stata dedicata al design e alla realizzazione di ogni singolo pannello, ciascuno destinato a cambiare e modificarsi con il passare del tempo. In caso di necessità, i singoli pannelli possono essere sostituiti senza dover rimpiazzare l’intera scocca. Osservando i pannelli da riparare, i clienti potranno notare le tracce delle lavorazioni svolte e percepire il trascorrere del tempo.