«Proporzioni perfette, di profilo come nella parte posteriore, ruote di grandi dimensioni, lunghezza contenuta, una presenza che non passa inosservata: DS 3 Crossback si distingue fin dal primo sguardo. Una silhouette essenziale ed energica, come una scultura, con una firma luminosa affascinante». Così ha descritto la neonata francese Thierry Metroz, direttore del centro stile di DS Automobiles.
La vettura afferma il suo status di Suv premium e compatto: lunghezza contenuta di 4,12 m, grandi ruote con cerchi da 18 pollici, assetto rialzato. Sul frontale, la calandra emblematica DS Wings cesellata e scolpita, le luci a Led verticali e i gruppi ottici allungati Matrix Led Vision, esprimono modernità e performance. Una sensazione di robustezza proviene dal cofano a sviluppo orizzontale e dalle forme generose.
Da subito si percepisce una buona attenzione al dettaglio. Ne sono un esempio i profili dei vetri invisibili, le maniglie delle portiere a scomparsa integrate nella carrozzeria, la linea del tetto pulita senza antenna in vista, il tetto personalizzabile con colore a contrasto e la pinna di squalo laterale, quest’ultima un richiamo stilistico alla DS3 che va in pensione. In particolare proprio le maniglie delle portiere a scomparsa derivano direttamente dalla concept car DS X E-Tense.
Gli interni sono stati ereditati dalla DS 7 Crossback. Al centro della plancia spicca il grande schermo per la gestione dell’infotainment. Sotto la console centrale c’è il comando del freno a mano elettrico, per soddisfare le esigenze quotidiane dei passeggeri: uno spazio per appoggiare e ricaricare lo smartphone, diversi vani porta oggetti, porta bicchieri. La trama DS, firma originale e simbolo del marchio, ritorna declinata graficamente come filo conduttore su molti elementi di stile interni: sulla plancia centrale con comandi a sfioro e sulle bocchette d’areazione laterali che sono integrate nelle portiere per liberare la plancia e valorizzarne la lavorazione e la disposizione scenografica dei display.
