Quando ci si avvicina a quella grossa sagoma gialla che brilla nella sua vernice arricchita di  pigmenti organici d’oro, dal team che la attornia un commento si leva al di sopra di tutti: «Si tratta di una concept, ma è all’80% definitiva. La vettura di serie meraviglierà per quanto le resterà fedele». In rapporto all’idea di razionalità e solidità qualitativa che da anni intesse l’immagine della Casa, la dichiarazione potrebbe suonare piuttosto audace.

Vision iV

Presso il centro stile di Mladá Boleslav, però, si lavora da tempo a una transizione verso progetti che, pur conservando un’innata vocazione alla praticità, abbraccino con decisione contenuti formali più emozionali: prima espressione del nuovo corso, la futura Octavia prevista entro il 2019.

Vision iV

Nell’attesa, il prototipo Vision iV anticipa una crossover totalmente elettrica (in arrivo nel 2020) che certo esibisce proporzioni direttamente legate all’impostazione meccanica, ma soprattutto gioca con superfici e dettagli capaci di regalare un certo impatto scenico.

Vision iV

«Siamo particolarmente orgogliosi della nuova calandra attraversata da un profilo illuminato, perché rende omaggio alla nostra lunga storia risultando al contempo molto più moderna», spiega Omer Halilhodzic, che ha partecipato al design degli esterni. «Anche gli elementi funzionali sono stati integrati in modo da risultare esteticamente molto accattivanti, come l’alettatura che rende più aerodinamici i grossi cerchi da 22”.

Vision iV

A ciò si aggiunge il tradizionale utilizzo delle pieghe assai nette sulle lamiere, qui più adatto che altrove a sottolineare la linea di cintura». Il progetto punta inoltre su un’architettura frontale riplasmata e fortemente tridimensionale, evolvendo con incisività quanto già visibile sulle Škoda più recenti. «Con tutti questi accorgimenti cerchiamo di innescare il cosiddetto “effetto wow” restando, però, fedeli ai nostri canoni», conclude Halilhodzic.

Vision iV

L’abitacolo, tradizionale espressione dell’attenzione alla funzionalità che caratterizza il marchio, rivela poi un’inattesa sfaccettatura green: «Può essere infatti definito vegano», racconta Andrea Jensen, responsabile del color and trim.

(Articolo completo in A&D n. 237)