Per Citroën, immaginare un futuro in cui la mobilità personale sia accessibile a tutti è un’idea fissa. Il successo di Ami dimostra la capacità del brand di dare impulso, sfidare lo status quo e immaginare una concept car ambiziosa: Citroën Oli (si legge all-ë), un ‘’laboratorio su ruote’’ che va contro l’attuale tendenza del settore a costruire veicoli elettrici sempre più pesanti, complessi e costosi. Oli si propone come un veicolo di domani per le famiglie. Lungi dall’essere un “palazzo su ruote”, dal peso di 2500 kg, pieno di schermi e gadget, Oli dimostra che con il giusto numero di funzionalità, l’uso inventivo di materiali riciclabili e un processo di produzione sostenibile, Citroën può soddisfare l’esigenza di una mobilità che sia al tempo stesso priva di emissioni e poco costosa, attraente e adatta a tutti gli stili di vita.
Con il suo aspetto e la sua silhouette insolita, Citroën Oli esprime spudoratamente un carattere deciso, emana personalità, produttività e positività in un design simile a quello di un Suv compatto di 4,20 m di lunghezza, 1,65 m di altezza e 1,90 m di larghezza. Per Pierre Leclercq, direttore del design Citroën, Oli è un modello di purezza e ingegnosità per le famiglie che vogliono andare oltre lo status e gli stereotipi di un’automobile. «Citroën ha una purezza che altri brand non hanno. È molto più difficile progettare un oggetto che sia puro e unico in sé, piuttosto che creare qualcosa di eccessivamente complicato. Pensate a veicoli iconici come il nuovo Ami o la 2CV: silhouette immediatamente riconoscibili come delle Citroën che, grazie al loro pragmatismo, possono anche vivere più a lungo.»
Il team ha riflettuto su ogni elemento di Oli in base all’esigenza di molteplici funzionalità, alla riduzione del peso e della complessità attraverso l’ottimizzazione del numero di parti, e all’uso responsabile di materiali riciclati o riciclabili, ogni qualvolta possibile. Sebbene il cofano, il bagagliaio e il tetto di un’auto tradizionale possano sembrare ottime piattaforme per svolgere alcuni lavori come la potatura degli alberi, in realtà raramente sono abbastanza resistenti da poterci stare sopra. Ma non è il caso di Citroën Oli. Oltre a conferire una silhouette unica, il suo cofano piatto, il tetto e i pannelli posteriori con un “pianale da pick-up” sono stati scelti per garantire peso ridotto, elevata resistenza e massima durata. Creati in collaborazione con il partner BASF, sono realizzati in cartone ondulato riciclato sagomato in una struttura a nido d’ape, a sandwich tra pannelli rinforzati in fibra di vetro. «Tutti gli elementi progettuali chiave di Oli sono perfettamente orizzontali o verticali, e questo è un aspetto che abbiamo voluto sperimentare», afferma Pierre Leclercq.
Al posto di una plancia completa con schermi multipli e computer nascosti, Oli presenta un’unica barra a forma di tubo. Da una parte sono integrati il piantone dello sterzo e il volante, e al centro si trovano un supporto per lo smartphone e cinque comandi per il sistema di climatizzazione. In particolare, la plancia utilizza solo 34 elementi, mentre in una berlina familiare compatta analoga sono presenti circa 75 componenti nella plancia e nella consolle centrale. Il tubo centrale è dotato di una guida elettrificata su cui è possibile fare scorrere le prese USB per collegare gli accessori. Due bocchette d’aria, una davanti al guidatore e l’altra davanti al passeggero, consentono di utilizzare un’unità di climatizzazione più piccola per aumentare ulteriormente l’efficienza e ridurre il peso. Su questa plancia si trova il «sofa» in Elastollan® (BASF), un ripiano porta-oggetti in poliuretano termoplastico (TPU) riciclabile stampato in 3D, di colore arancione brillante e riciclabile, dotato di elementi sporgenti flessibili che permettono di mantenere bloccati alcuni oggetti come tazze di caffè o lattine di bibite.