Dopo l’annuncio degli scorsi mesi, l’offensiva di BYD al mercato europeo è pronta a cominciare. Dalla seconda metà dell’anno, il brand cinese sbarcherà anche in Italia con una gamma piuttosto ampia e diversificata di modelli, tutti 100% elettrici, cominciando con il Suv compatto Atto3, al quale seguiranno la berlina Han e il Suv di grandi dimensioni Tang. A completare la line-up italiana di BYD saranno la berlina media Seal e la compatta Dolphin. Proprio questi ultimi due modelli sono stati i protagonisti dell’evento Spring-E di Barcellona, nel corso del quale sono stati mostrati i più recenti lavori del team di Wolfgang Egger, a capo del design del marchio.
La Seal è una vettura di 4,8 metri che punta a contrastare lo strapotere della Tesla Model 3 nel segmento delle berline a zero emissioni. Le linee della carrozzeria sono state tracciate seguendo il più recente corso stilistico del costruttore cinese ma qui, rispetto alla più grande Han, la matita dei designer ha generato forme che donano alla vettura un aspetto più sportivo. Un carattere che si esprime soprattutto nell’andamento discendente del cofano anteriore che abbassa visivamente il profilo della vettura e, nella parte posteriore, per la presenza di un estrattore piuttosto pronunciato. Ma è negli interni della Seal che si riscontra quando la Model 3 abbia rappresentato il benchmark in fase di progettazione: il livello di qualità percepita è molto alto, enfatizzato non soltanto dall’attenta scelta di tutti i materiali utilizzati per i rivestimenti, ma anche dalla cura con la quale questi sono stati installati nell’abitacolo. Tanto lo spazio a bordo, soprattutto per chi siede dietro, assicurato dalla tecnologia Cell-to-Body in cui la batteria è parte strutturale della vettura. Molto scenografico (e funzionale) il grande schermo da 15,6” del sistema di infotainment che può essere ruotare in posizione verticale o orizzontale, così come d’impatto è il grande tetto panoramico Skyview.
La Dolphin, invece, rappresenterà il modello di accesso alla gamma: lunga 4,29, punta su linee che, come il nome lascia intuire, si ispirano al corpo dei delfini. Nel frontale la scena è dominata dalla grande calandra sulla quale svetta il logo del brand e che ingloba i gruppi ottici con tecnologia a Led. Il montante C è di colore nero, per alleggerire le linee della parte posteriore della vettura, dove spiccano i gruppi ottici “coast to coast”, sempre a Led. Negli interni, i materiali sono più semplici rispetto a quelli della Seal: i rivestimenti di plancia e pannelli porta sono più rigidi, ma nel complesso il design, che punta su linee morbide e tondeggianti, resta piacevole. Immancabile, anche qui, la presenza del sistema di infotainment in grado di ruotare su se stesso. Dal punto di vista tecnico, la Dolphin sfrutta una batteria da 60 kWh che assicura un’autonomia di 427 km, mentre l’accumulatore della Seal arriva a 82 kWh, per 570 km di autonomia.