Non nei dintorni di Torino, bensì in un lembo della Lombardia che pochi associano alla creatività motoristica, esiste un rifugio progettuale solido di oltre cinquant’anni di attività e quanto mai generoso per spunti e proposte. A Sondrio, in un felice incastro di opportunità territoriali e ambizioni personali, Pierangelo Andreani dirige uno studio i cui rivoli espressivi producono un’ammirazione stupita e coinvolta in qualunque appassionato. «Sognavo di disegnare auto fin da ragazzino. Poi, terminato il militare nel 1970, sostenni un colloquio in Pininfarina ma l’allora direttore Franco Martinengo mi informò che erano state appena assunte altre due persone, Piero Stroppa e Giorgio Arcuri (in seguito noti designer, N.d.R.). A quel punto mia madre mi spinse, quasi controvoglia, a scrivere alla Fiat»: comincia così il racconto del fondatore. Con un prosieguo punteggiato di sorprese.

Intervista completa su Auto&Design n. 268