In occasione dell’anniversario dei 125 anni dalla fondazione della Fiat, il Museo Nazionale dell’Automobile presenta la mostra “125 Volte Fiat”. La modernità attraverso l’immaginario del marchio che ripercorre la lunga e avvincente storia, unica nel contesto industriale novecentesco, della fabbrica automobilistica torinese, offrendone una rilettura che ne evidenzia l’impatto sociale e la produzione artistica. Il progetto espositivo, curato da Giuliano Sergio e realizzato in collaborazione con Centro Storico Fiat e Heritage Hub, è visitabile dal 15 novembre 2024 al 4 maggio 2025 negli spazi al piano terra del Museo.
In esposizione nove vetture rappresentative della storia del celebre marchio italiano: la Eldridge Mefistofele del 1923 che, con la sua silhouette slanciata e la sua mole possente, segna uno dei primi esempi di vettura da record; la 508 Balilla del 1932, vettura compatta ed economica che rappresenta il passaggio dalla produzione di automobili per élite a un’idea di mobilità per le masse; la 500 A Topolino del 1936, rivoluzionaria nel design e pensata per offrire una soluzione di mobilità agile e scattante che avrebbe ispirato generazioni di city car; la 8V prodotta tra il 1952 e il 1954 per un pubblico esclusivo; la 600 del 1955, caratterizzata da un’architettura semplice ma innovativa e progettata per rendere la vita dell’utente più facile e piacevole; la 124 Abarth del 1973 vettura che incarna l’essenza delle auto da competizione; la X1/23 prototipo del 1974, avanzata concept car elettrica a 2 posti che anticipa il futuro della mobilità sostenibile grazie alla sua propulsione a zero emissioni e al design leggero e ultracompatto; la Panda 30 del 1982, considerata, insieme alla 500, l’utilitaria italiana per eccellenza; la 500 Riva del 2016, un gioiello esclusivo per amanti del lusso dal design ricercato. “Special guest” la Nuova 500 “La Prima” cabrio, rilettura in chiave sostenibile e altamente tecnologica di un’icona senza tempo del design italiano.
Le vetture esposte sono corredate da una vasta selezione di opere d’arte, documenti d’archivio, materiali grafici, fotografici e audiovisivi d’eccezione che contribuiscono a definire l’immaginario visivo dell’azienda: dai manifesti e bozzetti pubblicitari di inizio secolo realizzati, tra gli altri, da Leopoldo Metlicovitz e Plinio Codognato – nei quali si compie il transito dalla cultura estetica liberty all’abbagliante potenza delle nuove possibilità tecniche e meccaniche che ispireranno il futurismo – alle opere pittoriche di Mario Sironi, Carlo Carrà e Felice Casorati che offrono una straordinaria rappresentazione della modernità immaginata da Fiat tra le due guerre; dai disegni di Marcello Dudovich e Giuseppe Romano che portano alla ribalta la figura femminile, protagonista della modernità degli Anni Venti, a una serie di fotografie scattate da Luigi Ghirri a Palazzo Grassi negli Anni Novanta.
E poi documenti – cartacei, audiovisivi e memorabilia – arricchiscono di dettagli questo racconto distribuito in 8 macrosezioni espositive: Manifesti e Bozzetti: vero e proprio portale di accesso all’immaginario FIAT – la sezione raccoglie oltre 50 bozzetti e manifesti realizzati tra il 1928 e il 1940; Terra Mare Cielo: citando il famoso slogan pubblicitario, la sezione racconta come l’azienda si sia cimentata, a partire dall’inizio del Novecento, nella produzione in tutti i settori della mobilità motorizzata, dall’aviazione ai motoscafi; Welfare Fiat: la sezione racconta il modello integrale delle politiche di welfare dell’azienda, che accompagna – a partire dal primo dopoguerra – i propri impiegati e operai dalle scuole di formazione alle colonie estive, dal dopolavoro ai sanatori; Design e Stile: la sezione racconta la continua ricerca di funzionalità ed economicità che ha caratterizzato l’identità Fiat definendo la qualità progettuale del suo prodotto e la forte componente innovativa del suo approccio; Visioni al futuro. Architettura, urbanistica, energia: una carrellata di progetti che raccontano l’impegno dell’azienda in vari settori, tra cui l’ingegneria civile, l’elettromeccanica, l’architettura e la costruzione di impianti complessi come raffinerie, centrali energetiche e stabilimenti industriali; Oltre l’auto: una rassegna dei più diversi oggetti targati Fiat – dalle biciclette ai ciclomotori, dalle forbici ai piatti, dai tostapane ai frigoriferi – testimoniano la strategia dell’azienda di espandere la sua presenza nel mercato italiano Cinefiat e Pubblicità: la sezione racconta l’attività di documentazione audiovisiva del dipartimento Cinefiat che produce non soltanto spot pubblicitari, ma anche film di vario metraggio, documentari, cinema d’animazione, musical e cinegiornali e proseguirà la sua attività fino agli anni Novanta del Novecento.