Al salone di Parigi, Pininfarina si è comportata come molte case automobilistiche sue committenti. In attesa di svelare l’auto elettrica che costruirà con proprio marchio a partire dal prossimo anno, nell’ambito della joint-venture paritetica con il gruppo francese Bolloré, ha presentando una “concept-teaser” ormai vicinissima al prodotto finale.

Uno dei debutti più interessanti del Mondial, la B0 è stata esposta insieme alle sue preziose batterie LMP – realizzate da Bolloré con tecnologia Lithium Metal Polymer, che consente di immagazinare cinque volte più energia rispetto alle batterie tradizionali e di ricaricarsi in poche ore in modalità plug-in.

Proprio grazie alle batterie è stato possibile sovvertire l’architettura tradizionale, eliminando per prima cosa il volume del vano motore. «Nel progetto Sintesi avevamo esplorato il concetto di “liquid packaging”, per diluire e sistemare in spazi di solito non sfruttati gli ingombri meccanici», spiega Lowie Vermeersch, direttore del design Pininfarina.

«Nella vettura elettrica abbiamo i motori in corrispondenza delle quattro ruote e abbiamo collocato le batterie sotto le sedute, tra i due assali. Così si trovano in una zona centrale protetta, e si abbassa inoltre il baricentro».

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