Rimettere in discussione l’automobile sino a trasformarla in qualcosa di diverso, fuori dai canoni attuali. Da un marchio come BMW, impegnato in ricerche d’avanguardia quali Gina Light, non ci si poteva certo aspettare una richiesta meno radicale, soprattutto in una collaborazione con una scuola.
Così, per il progetto di tesi del loro corso triennale di Transportation Design, gli studenti dello IED di Torino hanno dato vita a proposte coraggiose, originali nelle forme e negli scenari ipotizzati.
Il briefing assegnato dalla casa bavarese nel novembre 2007 recitava: “Progettate la BMW del 2015, interpretando l’evoluzione del linguaggio e l’essenza del marchio, alla luce delle aspettative generate dalla società futura”.
All’inizio gli studenti hanno guardato però ancora più avanti, al 2025: «Chris Bangle ci aveva suggerito di partire staccandoci completamente dal solito concetto di automobile», spiega il direttore dello IED di Torino César Mendoza.
Non sorprende, vista l’allergia di Bangle agli approcci dogmatici. Come fonte di ispirazione si è guardato piuttosto agli elementi naturali – sole, mare, vento, terra – e alla musica, la pittura e l’arte in generale. «Per ogni progetto è stato realizzato un video. I ragazzi sono diventati registi della propria visione del futuro», prosegue Mendoza. Nella prima presentazione al design centre BMW a Monaco, i concetti sono stati quindi espressi da immagini in movimento e musica, oltre a un tabellone illustrativo.
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