La Buick Avista, star del salone di Detroit, si è aggiudicata il premio per il migliore prototipo EyesOn Design, assegnato al marchio per la seconda volta in due anni. È una vittoria più che meritata per questa concept 2+2 dal profilo snello. Sviluppata per esplorare lo spettro della gamma Buick, rende omaggio al retaggio delle coupé sportive di lusso dell’azienda, esibendo al contempo un’evoluzione degli elementi di design distintivi del marchio.
Il design degli esterni è magnificamente proporzionato, con la linea del tetto bassa e filante e la silhouette a bottiglia di Coca-Cola nella vista in pianta. Le superfici confluiscono senza soluzione di continuità le une nelle altre, aspetto accentuato dalle linee eleganti con il giusto grado di tensione. I lombi posteriori, inoltre, trasmettono la potente natura di GT sportiva a trazione posteriore della vettura, che è alimentata da un motore V6 a doppio turbo da 400 Cv.
«Performance e raffinatezza sono le caratteristiche peculiari del marchio Buick», ha sottolineato il responsabile del design degli esterni Chip Thole. «Volevamo creare un veicolo che catturasse questa essenza e una coupé due porte con queste proporzioni è un ottimo canovaccio su cui comunicare questo messaggio».
La calandra impreziosita da un nuovo motivo ad ala è fiancheggiata da un’evoluzione dei gruppi ottici a forma di ala caratteristici del marchio, con un’estetica tridimensionale scultorea. Il tema è riproposto nei fanali posteriori. Il dettaglio di design della lama, peculiare della Buick, è tuttora presente, ma è stato reinterpretato, al pari del trattamento del caratteristico sfiato sul paraurti anteriore. Il connubio tra sportività e lusso è illustrato da elementi come la finitura in fibra di carbonio, utilizzata per lo spoiler anteriore, per il contorno degli scarichi posteriori e per le porte, sulle quali è visibile solo quando sono aperte.
Al pari degli esterni, anche gli interni trasmettono una sensazione di performance ed eleganza con la loro semplicità, il contrasto di colori e i dettagli tecnologici. Il cuoio di tonalità chiara interagisce con la pelle grigia più scura dalle sfumature blu, mentre la fibra di carbonio con filo in titanio decora il volante e la console centrale.
«Volevamo che fossero orientati alla performance sebbene calmi e rilassanti, e che comunicassero un senso di benessere, perciò non sono soverchianti», ha puntualizzato Catherine Black, chief designer del color & trim Buick. «Cercavamo anche una soluzione che supportasse la sovrapposizione di linee e superfici, la profondità e gli elementi scultorei delle forme». Il materiale ruvido, stampato in 3D, utilizzato per la leva del cambio, le porte e lo schienale dei sedili «si ispira all’effetto di increspatura della sabbia trascinata dalla risacca», ha spiegato Aaron Stitch, il chief designer creativo degli interni. «La prima lettura sono le linee ampie e fluenti dell’abitacolo; la seconda sono i materiali tecnologici, l’alluminio, e la terza è il materiale all’interno con cui il cliente interagisce».
Il display a grande schermo sulla plancia, contemporaneo e orientato alla performance, rifugge dal design scheumorfico per motivi di chiarezza e offre tre diverse modalità attivabili dal touchscreen della console centrale. La Avista è un’altra concept car molto riuscita di un marchio che è stato rivitalizzato negli ultimi anni. La miscela di lusso e performance è realizzata in modo così accurato da instillare un senso di armonia tra questi due mondi altrimenti in conflitto. La vettura merita quindi tutte le lodi che riceve.
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