«Quando abbiamo iniziato a lavorare alla concept car GT nell’estate del 2014, l’idea era di tornare a dimensioni contenute e alla semplicità pura», ha spiegato Mark Adams, vice presidente del design Opel/Vauxhall a Rüsselsheim, in Germania. «Tuttavia, non abbiamo creato nulla di retrò: non era questo il modo di procedere. Abbiamo attinto al passato per adeguarlo al presente». Eppure, la sensazionale GT presentata in marzo al salone di Ginevra esprimeva lo stesso carattere della GT originale di cinquant’anni fa. «L’aspetto più importante è che si tratta di nuovo di un’auto piccola, con proporzioni ammirevoli, e non di una supercar di cui non ha per altro il layout tecnico». La nuova GT è lunga solo 385 cm, larga 168 cm e alta 118 cm. «Ciò conferisce al modello un’impronta a terra più ridotta di quella della Corsa», prosegue Adams. «Tuttavia, grazie alla trazione posteriore, al motore tre cilindri da 145 Cv collocato dietro l’avantreno e al peso inferiore a 1000 kg, è una vera sportiva. Proprio come la GT originale, che al suo tempo era più iconica della Opel Manta».
A prima vista, la nuova GT sorprende: è davvero piccola e molto agile e spicca per la sua pura presenza e semplicità. L’assenza di una linea di cintura ben definita, dovuta al fatto che i finestrini laterali sono in tinta carrozzeria, conferisce però alla concept car proporzioni completamente diverse, quasi minimaliste. «È proprio questa l’essenza della vettura», spiega Adams, aggiungendo che il CEO Opel Karl-Thomas Neumann è rimasto scioccato quando ha visto per la prima volta la vetratura laterale nello stesso colore della carrozzeria, ma poi ha approvato.
Questa applicazione ha fatto compiere un passo avanti all’effetto del vetro fumé, come si può vedere sui mezzi pubblici con i finestrini interamente coperti dalle pubblicità. La ben nota grafica Opel “a lama” dei pannelli laterali è reinterpretata in modo più scultoreo e i fianchi posteriori sono assolutamente caratteristici in quanto il volume della carrozzeria si espande verso l’alto dalla mezzeria delle ruote posteriori.
L’assenza della linea di chiusura verticale tra la porta e il parafango anteriore è resa possibile dalle ingegnose cerniere, posizionate molto avanti rispetto al montante A e nascoste dietro il pannello vero e proprio del parafango. Questa soluzione è opera di Frank Leopold, il genio del packaging Opel che ha cercato di ottenere un ingresso più ampio di quanto consentito dalle dimensioni ridotte della carrozzeria.
L’espressione complessiva della Opel GT è il risultato della sua grafica innovativa. Insieme al tetto fumé trasparente, la fascia rossa che parte dal parafango anteriore e si estende sopra l’apertura della porta mette in risalto la silhouette molto netta. «Sì, con questa concept car ritorna la tradizionale chiarezza di design Opel e General Motors, che per un certo periodo di tempo si era persa», ha concluso Adams.
All’interno, le porte molto basse, le cui dimensioni sono occultate all’esterno dall’applicazione dei finestrini grigi, sorprendono e creano un ambiente spazioso. Lo stesso effetto è prodotto dalla plancia inclinata verso il pavimento, che amplia lo spazio per le gambe proprio come in molte Opel di serie del passato. La strumentazione senza pulsanti, le cui funzioni sono tutte attivabili dal touchpad, contribuisce alla semplicità; gli stessi strumenti hanno un effetto decisamente tridimensionale. Il design della GT è stato scelto tra cinque proposte e quindi realizzato nello studio di design avanzato della Opel sotto la direzione del responsabile Friedhelm Engler e del capo progetto Boris Jacob.
L’articolo continua su Auto&Design n. 218