La Toyota ha svelato la Concept-i al CES 2017 riscuotendo un’accoglienza molto positiva. La sua principale innovazione tecnologica è Yui, l’agente di intelligenza artificiale che assiste il guidatore in modalità di guida normale e autonoma usando la luce, il suono e il tatto per migliorare il rapporto veicolo-guidatore e comunicare con l’esterno.
È stata disegnata al Calty, il centro di design avanzato Toyota nella California del Sud, con il contributo dell’Innovation Hub Toyota di San Francisco, ma i designer avevano iniziato a occuparsi del concetto ben prima di prendere la matita in mano.
«Sono circa due anni che ci lavoriamo», ha detto il responsabile del design di progetto degli interni William Chergosky. «È il secondo modello che realizziamo; il primo era più che altro un prototipo di collaudo di nostre varie idee».
L’intero design è incentrato sull’agente Yui. Il linguaggio formale collega e tiene in posizione il disco centrale, richiamandolo dall’esterno all’interno e viceversa per creare un’espressione continua che superi le barriere convenzionali. Le forme orizzontali sinuose della plancia si riversano nella porta per poi allargarsi nei passaruota posteriori, collegandosi direttamente all’esterno attraverso l’ampia vetratura laterale che si estende dalla sommità del veicolo fino alle bandelle laterali sottoporta.
Le forme, le transizioni e la gamma cromatica contribuiscono tutte insieme a creare una vettura che incorpora qualità singolarmente opposte. Ha un look aperto e spazioso, ma anche sportivo e intrigante; le forme integrate, le superfici tese e i motivi geometrici trasmettono un senso di movimento e attività, e al tempo stesso di candore e tranquillità, mentre il bianco ceramica e l’oro antico esprimono tecnologia e maestria artigiana.
Il design si articola intorno al concetto chiave di “Calore dinamico” e alla parola giapponese “Omotenashi”, che si può tradurre liberamente con “ospitalità impeccabile al momento giusto”.
Totalmente esente da ciò che il chief designer dello studio Calty Ian Cartabiano definisce “la tirannia del tablet nero”, la Concept-i comunica tramite messaggi incorporati nelle superfici esterne e interne del veicolo. È un approccio brillante, fascinoso e umanistico che traghetta nel futuro la filosofia di design Toyota “Chiarezza vibrante”.
I materiali, i motivi e l’illuminazione sono altrettanto degni di nota. Gli interni utilizzano lo stagno, un materiale naturalmente antimicrobico; i motivi geometrici tridimensionali, creati appositamente, che decorano i pannelli, la vetratura laterale e i fanali posteriori esprimono movimento, mentre l’illuminazione è realizzata con tonalità intense (viola brillante, verde caldo e foglia di tè carico) per comunicare la modalità di guida agli altri utenti della strada.
«Non volevamo creare una fredda scatola tecnologica che isolasse il guidatore e i passeggeri dal mondo esterno», ha continuato Cartabiano. «Volevamo che il guidatore e il passeggero fossero ancora connessi».
Non sorprende che la Concept-i abbia ricevuto un’accoglienza così positiva al CES. L’autonomia è l’argomento dell’anno nel settore automobilistico, ma la realizzazione progettuale della concept car da parte del Calty è semplicemente fenomenale.
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