Il design al centro della filosofia del marchio. Polestar è pronto al debutto in Italia entro la fine dell’anno e alla guida del costruttore per il mercato italiano c’è Alexander Lutz, manager con un passato in Maserati e Audi.
Con quali modelli arriverete in Italia?
Portiamo in Italia tutta la gamma a zero emissioni del nostro brand. Iniziamo con la Polestar 2, la fastback 100% elettrica che rappresenta bene l’identità del marchio in questo momento e poi entro la fine dell’anno vedremo anche la 3, un Suv a cinque posti e prima auto dal design 100% Polestar. La 1 e la 2 sono forse ancora un po’ vicine a Volvo, mentre la 3 è completamente differente. La 4 sarà ancora più lontana a dimostrazione del fatto che i due brand intraprendono strade stilistiche parallele ma distinte.
E la Polestar 5?
È una berlina coupé bellissima, affusolata, nata come massima espressione della sostenibilità. La concept car Precept del 2020 è la sua diretta ascendente, uno statement di sostenibilità: ha fatto vedere al mondo che l’elettrico è l’inizio della sostenibilità, non il suo passaggio finale. È il primo passo verso un nuovo approccio alla progettazione, dove tutto conta, a partire dai materiali il cui studio è stato enorme. La versione di serie sarà molto simile alla concept car.
Qual è il ruolo del design in Polestar?
Cruciale, e credo lo sia più che in qualsiasi altro brand. Non è un caso che un marchio giovane come il nostro abbia vinto il riconoscimento Car Design Award quest’anno per il miglior linguaggio stilistico. Siamo riusciti a creare in poco tempo un’identità di design che definisce tutto quello che facciamo. Certamente ci sono gli ingegneri, la finanza, il marketing, le vendite, ma il fatto che il nostro Ceo Thomas Ingenlath sia un vero designer fa davvero la differenza nelle scelte in questo senso. Possiamo dire che siamo un’azienda “design driven”.
Quale sarà il ruolo del design nel futuro?
L’elettrificazione e la sostenibilità hanno portato la disciplina del design al centro e credo che lo stile sarà ancora più importante rispetto al passato. È sempre stata una delle motivazioni principali per l’acquisto di un’auto, ma con l’arrivo del motore elettrico il sound (un’altra delle ragioni di vendita) sparirà ed emergeranno ancora di più le forme. Su questo posso citare una frase di Thomas Ingenlath che dice: “Lo stile è un elemento soggettivo, ma il design no”.
Cosa ritiene che i clienti italiani ameranno delle vostre auto?
Nelle nostre vetture convivono diverse anime. Sono automobili dall’alto contenuto tecnologico ma allo stesso tempo molto ricercate e con un’anima: questo è ciò che ameranno molto i clienti italiani dei nostri prodotti. In Italia la percezione del bello è a un livello che pochi altri possono vantare, una questione culturale e vi posso assicurare che stiamo arrivando con delle bellissime auto. Per quanto riguarda i punti vendita, Polestar avrà dei corner nel centro città delle maggiori metropoli europee, comprese Milano e Roma.