Dopo aver fatto tendenza tra i B-Suv con la prima generazione, oggi la Hyundai Kona si ripresenta al pubblico più ambiziosa, matura e attenta a seguire i nuovi orientamenti e le esigenze della clientela, esattamente come annunciato sin dall’origine del progetto. Ma come appare oggi “dal vivo” la nuova Kona? Rispetto ai bozzetti e alle immagini preliminari (design story completa su Auto&Design no. 260), la prima sensazione che le linee trasmettono è quella di una maggiore solidità e robustezza, unite a uno spirito high tech che emerge per contrasto dalla grande pulizia delle forme, specie nella parte superiore del frontale, grazie alla soluzione dei fari in un’unica banda orizzontale, ripresa per la fanaleria posteriore. Si tratta di un design fortemente ispirato agli stilemi dell’elettrico, che in futuro renderà meno evidente la differenza tra i vari tipi di alimentazione proposti. «Quando vuoi migliorare un modello già di successo la cosa più giusta da fare è ascoltare i clienti», ci ha raccontato SangYup Lee, Executive Vice President e Head of Hyundai and Genesis Global Design Center.

Ancora più che in precedenza, è infatti la parte bassa della carrozzeria a cambiare a seconda dell’allestimento, conferendo carattere alle varie configurazioni fino ad arrivare al tocco sportivo della N Line, rafforzando la scelta di uno sviluppo fortemente verticale in cui i parafanghi, pur rimanendo marcati, sono più integrati nelle fiancate e meno in evidenza che in passato nella vista anteriore, mentre al contrario nel posteriore staccano nettamente dal corpo vettura.

Gli interni amplificano la sensazione di spazio, non soltanto percepita ma anche effettiva visto che le maggiori dimensioni si devono proprio al desiderio dei clienti di avere un bagagliaio più capiente: la zona anteriore offre due display piatti da 12,3 pollici per il quadro e l’infotainment, racchiusi in un unico pannello orizzontale che si staglia sopra un tunnel da cui sono stati eliminati i comandi del cambio automatico che si è spostato in un semplice ma vistoso satellite dietro il volante. Tuttavia, qui l’impatto è meno essenziale, perché sono rimasti diversi pulsanti nella consolle centrale, sul tunnel e sul volante, dall’azionamento sempre piuttosto istintivo.