Strappa il nome, Cockpit, al posto guida di una supercar o di un aereo. Nasce dalla collaborazione prestigiosissima fra due eccellenze del made in Italy, Ferrari e Poltrona Frau. Si muove su ruote e possiede un corpo scolpito nel carbonio e nell’alluminio. Ma non si tratta di un avanguardistico progetto automotive, bensì della proiezione dei valori formali di Maranello su uno degli eterni oggetti feticcio del design, dagli Eames in poi: la sedia da ufficio. Forse l’unica seduta in grado di comunicare, proprio grazie al contesto cui è destinata, autentico dinamismo.
Nel salto da “chair” a “office chair”, infatti, si riassume tutta la distanza fra un supporto fisico con cui pranzare, studiare o riflettere e una postazione da cui agire, deliberare, prendere decisioni. Una compagna per chi vive momenti di calma domestica o un ponte di comando per individui che operano in piena velocità. Questo scarto semantico (casa/ufficio, privato/collettivo, riflessione/decisione) è, forse, ciò che rende una tipologia più consona dell’altra a vestirsi degli stilemi di un brand come il Cavallino Rampante.
Di sicuro il trattamento studiato dagli uomini del Centro Stile (oltre al direttore Flavio Manzoni, hanno lavorato al progetto, in particolare, Danil Kuzvesov e Thomas Granjard) rimodella con eleganza i contenuti del mondo automotive sulla funzionalità dell’elemento d’arredo. Nella versione dotata dello schienale alto, per esempio, è possibile rintracciare un riferimento piuttosto evidente ai sedili della GTC4Lusso: nel rapporto fra pieni e vuoti, nella separazione apparente delle diverse porzioni e nel ritmo della loro sovrapposizione. Al contempo, però, come spiega Manzoni «è presente anche un più sottile richiamo a certi pattern Ferrari anni Ottanta»: l’accostamento delle superfici, infatti, può ricordare una specifica texture dalle linee inclinate impiegata, per esempio, su vetture come la 308 GTB.
Alla Cockpit, presentata durante la Design Week milanese, non mancano poi materiali rubati direttamente all’universo delle Rosse, dal carbonio o alutex della scocca all’alluminio del piede, spazzolato o verniciato a polvere in color Matt Racing Grey. Senza dimenticare, naturalmente, il rivestimento in pelle, che proviene dall’assortimento Tailor Made (nelle sue tre declinazioni Scuderia, Classica e Inedita) ed è ulteriormente personalizzabile. Il tocco finale? Il comando del sistema di regolazione in altezza, specificamente studiato da Poltrona Frau, s’ispira ai paddle del cambio al volante. Così ci si sentirà davvero seduti su una Ferrari.
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