La Aero-X presentata al salone di Ginevra 2006 è una concept car pura, vera vettura marciante progettata nel centro design Saab in Svezia con il supporto della casa madre General Motors negli Stati Uniti, per esplorare il segmento di una coupé sportiva due posti secchi in cui abitabilità e accesso a bordo fossero al centro dell’attenzione.
«Con questo progetto – spiega Anthony Lo, direttore dell’Advanced Design Saab – abbiamo avuto l’occasione di sperimentare temi che di solito non
è possibile prendere in esame. Elementi come il parabrezza avvolgente che continua sulla fiancata, o come l’incredibile sistema di apertura del padiglione, sono impossibili per ora su un’auto di produzione a causa dei costi».
Costruito alla G-Studio di Torino, il prototipo utilizza una piattaforma e un telaio del tutto inediti, ma fa affidamento a molti componenti provenienti dalla gamma di produzione, soprattutto per quanto riguarda l’abitacolo. In linea con l’esterno, dove molto si è puntato sul contrasto fra i colori, come il bianco, il nero e la trasparenza delle zone vetrate, l’interno è un mix sapiente di tinte chiare, usate per la selleria, e di ampie aree scure, come la plancia.
Essendo una due posti, con un sistema di porte così particolare, era necessario pensare a come creare il massimo dello spazio di carico possibile, rendendolo flessibile e scomponendolo per consentirne l’utilizzo in modi diversi, a seconda delle necessità. «In quest’ottica – spiega Lo – oltre al pianale molto ampio
che si trova dietro ai sedili e cui si accede direttamente, abbiamo creato una sorta di cassetto estraibile nello specchio di coda, che può essere un vano
di carico utile a molti usi. Ad esempio, per chi fa sport, per mettere materiali bagnati o sporchi senza che debbano stare nell’abitacolo».
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