Per festeggiare i 200 anni del marchio, Peugeot lancia una vettura che fa da ponte fra passato e futuro. Presentata come concept nel settembre 2007, al salone di Francoforte, la RCZ è stata trasformata a tempi di record in vettura di serie. Anzi, “fuori serie”, per adottare la civettuola definizione del marketing.
Di sicuro questa coupé dalle impressionanti prestazioni stradali, quali abbiamo potuto constatare in una prova sulle tortuose strade della Rioja, terra che produce alcuni fra i più rinomati vini di Spagna, non solo reintroduce nel catalogo Peugeot il concetto di “veicolo di puro divertimento”, ma accenna a un linguaggio formale e a stilemi che si rivedranno in altre vetture della nuova gestione di Gilles Vidal, pur conservando del passato quella calandra a grande bocca di leone che aveva caratterizzato negli ultimi anni la vena sportiva di Gérard Welter, ma che la casa francese – il concept SR1 visto a Ginevra ne è l’alfiere – ha ormai deciso di abbandonare.
La volontà originaria dei designer Peugeot era di conservare nella RCZ lo spirito stilistico del concept nonostante la sfida rappresentata dall’integrazione di tutti i vincoli inerenti alla sua produzione. Quello show-car – frutto di una curiosa ispirazione, un pick-up con la cabina in avanti visto a Las Vegas a una mostra di tuning – era piaciuto troppo, e infatti la decisione di produrlo era stata quasi immediata.
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