«Stiamo entrando in un’era che non ha precedenti in quanto a varietà di valori da parte dei clienti. La stessa definizione di premium cambia su base individuale, tutto l’opposto del tradizionale approccio gerarchico che ha guidato il car design sin dagli albori dell’industria dell’automobile». Tokuo Fukuichi, di recente nominato a capo di tutto il design di Toyota Motor Company, non ha dubbi: un marchio di lusso come Lexus deve continuare ad evolversi per fornire risposte alle esigenze in costante mutamento della clientela, includendo quindi nella propria gamma vetture come la CT 200h, due volumi compatta a cinque porte dal cuore ibrido.
«L’approccio al design di questo modello si è concentrato su una forma semplice e incisiva, con un significato funzionale. Il legame tra forma e prestazioni ingegneristiche è una parte fondamentale del design premium», spiega ancora Fukuichi, «e Lexus si è sempre impegnata sin dai suoi esordi per ridefinire i confini di questo segmento di mercato non solo in termini di design, ma anche di engineering e di concetto».
Base di partenza per il progetto della nascente CT 200h sono stati la piattaforma “medium compact” e il sistema ibrido con propulsore a benzina 1.8 associato a motore elettrico e batterie al nichel-metallo ioduro (NiMH), componenti testati con successo sulla Toyota Auris. Tutti gli altri elementi sono stati definiti specificamente per creare la prima Lexus compatta, come racconta Takeshi Tanabe, il chief designer che ha seguito l’intero progetto. «Il nostro obbiettivo era definire su questa base un package sportivo, con un’altezza contenuta e un assetto da vettura “bassa e larga”. Prima di tutto, i clienti dovevano percepirla come un’auto dinamica e sportiva, poi come ibrida».
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