Con la BMW i Vision Circular, il costruttore premium tedesco guarda al futuro con un veicolo pensato per il 2040 e focalizzato su sostenibilità e lusso. La quattro posti 100% elettrica offre una generosa quantità di spazio interno ed è lunga circa quattro metri. La i Vision Circular porta al debutto la nuova piattaforma nativa elettrica Neue Klasse di BMW che sarà alla base di tutti i modelli del costruttore premium tedesco che arriveranno in futuro.
«Abbiamo preso in attenta considerazione la questione di riciclo ed economia circolare fin dall’inizio durante il processo di progettazione di questa concept car ricca di idee innovative per combinare la sostenibilità con una nuova estetica ispiratrice: chiamiamo questo approccio “design circolare”», spiega Adrian van Hooydonk, capo del design del gruppo BMW. Il design circolare abbraccia quattro principi: RE:Think, RE:Duce, RE:Use e RE:Cycle.
«Con la BMW i Vision Circular, ci siamo posti la sfida di progettare un veicolo circolare al 100%, soddisfacendo allo stesso tempo – e per certi aspetti superando – le aspettative evidenti dei nostri clienti quando si tratta di stile di vita e lusso», spiega Domagoj Dukec, capo del design BMW. La i Vision Circular ha un’architettura da monovolume urbana composta da un numero limitato di componenti e con una gamma di materiali diversi utilizzati ridotta al minimo. Il linguaggio stilistico è chiaro e semplice, mentre le proporzioni del veicolo visitano un segmento che il costruttore tedesco ha già esplorato con l’elettrica i3.
All’interno, la BMW i Vision Circular adotta un ambiente lussuoso utilizzando materiali e processi di produzione che sono indicativi di una sensibilità alla questione ambientale. Gli interni pongono in evidenza ciò che sarà possibile in futuro quando tutti i materiali saranno riciclabili. La sostenibilità non riguarda infatti solo i materiali degli interni, bensì tutto il processo produttivo e le tecniche di giuntura che evitano l’uso di colla o altri materiali inquinanti. La maggior parte dei componenti verrà realizzata con la stampa 3D e l’eventuale eccedenza di materiale verrà sistematicamente reimmessa nel ciclo produttivo.