Si chiama Miner ed è il primo prototipo di taxi di Etioca, startup del Regno Unito fondata da Mark Ishakov. A due mesi dalla presentazione del primo modello di stile, Etioca ha mostrato una versione marciante del veicolo elettrico prodotta a Torino dalle officine Coggiola e che si avvicina molto come contenuti ed estetica a quella definitiva le cui prime consegne arriveranno nel 2024. Per il capitolo produzione, Etioca ha dichiarato che nel 2025 la produzione annua raggiungerà le 45.000 unità e i 100.000 esemplari entro il 2027. Secondo quanto dichiarato, attualmente sono in discussione 90.000 preordini tra Italia, Israele e la Lettonia.
Etioca Taxi Miner è un veicolo con architettura van squadrata e funzionale al suo scopo. Ogni centimetro di spazio interno è stato ottimizzato per ospitare 7 passeggeri (oltre al driver) su poltrone indipendenti. Il guidatore viaggia invece isolato in un ambiente sicuro e la posizione di guida è centrale. La progettazione è stata guidata dalla massima esclusione delle barriere architettoniche: i passeggeri disabili potranno ad esempio salire a bordo senza assistenza mediante una piattaforma elevatrice automatica. Etioca Miner consente inoltre il trasporto di oggetti fuori misura e per il tempo libero come bici, sci e snowboard grazie a una piattaforma multifunzionale estraibile dal posteriore.
Il modello di business Etioca non prevede l’acquisto del taxi bensì il suo uso attraverso il pagamento di un canone di 0,99 centesimi di euro al chilometro, tariffa comprensiva di vari servizi tra cui la manutenzione e le ricariche che possono avvenire anche attraverso la procedura del battery swap. Per la progettazione dei prossimi veicoli Etioca verranno coinvolti anche Giorgetto e Fabrizio Giugiaro che contribuiranno alla creazione di un centro di ricerca e sviluppo della società. «Già nel 1976 ho affrontato il tema di un nuovo taxi per New York (l’Alfa Romeo New York Taxi) che è rimasto in fase prototipale. Sono felice con Fabrizio di contribuire allo sviluppo di questo concept integrato in un ecosistema globale», ha dichiarato Giorgetto Giugiaro.