Come dev’essere un pick up oggi? La clientela mondiale di Mitsubishi non ha dubbi: “ forte, robusto, stabile e dinamico”, ma se questo una volta significava anche “essenziale e spartano” vista la destinazione d’uso mentre oggi anche comfort e design sono aspetti imprescindibili. Nasce da qui il radicale cambio di look deciso per il nuovo L200, presentato non come elaborato facelift ma come vera e propria nuova generazione nelle versioni Club Cab (con “mezze porte posteriori controvento a 4 posti) e la classica Double Cab ca 4 porte e 5 posti.
La lunghezza aumenta di appena 2 cm (per 5,22 metri paraurti posteriori esclusi) rispetto al modello precedente ma a cambiare radicalmente è soprattutto il frontale, che adotta il “Dynamic Shield” comune ad Outlander, ASX e Eclipse Cross, non più morbido e spiovente ma più massiccio e con volumi spostati verso l’alto. Il cofano è rialzato di 4 cm, con una calandra più sottile posizionata nella parte alta che sormonta una presa d’aria più ampia. Le fanalerie sono nettamente separate, con i proiettori principali anch’essi nella zona superiore e quelli secondari nei prominenti alloggiamenti laterali che si allungano dai parafanghi, separati dal resto del frontale da elementi satinati con andamento “a clessidra” ripreso all’interno, nella consolle centrale.
La fiancata è quella che conserva più elementi della serie precedente, come il caratteristico profilo curvo a “J” della cabina introdotto con la quarta generazione nel 2005, e le nervature che attraversano la parte alta delle portiere. La differenza più vistosa è negli archi passaruota di nuovo disegno, che non seguono più fedelmente il profilo delle ruote (con nuovi cerchi da 18” a 6 razze) ma adottano una curvatura più aperta. Mentre dietro, dove la praticità del cassone ha a priorità nel dettare le leggi su forme e volumi, si notano fanalerie più grandi e paraurti meglio integrati nel profilo del cassone.