Alla Design Week milanese l’anteprima mondiale della nuova concept car MINI celebra anche l’incontro di due icone di stile: la nota city car inglese e Paul Smith, lo stilista britannico che ha fondato uno dei più noti marchi di moda internazionali. È lui ad illustrare, insieme ad Oliver Heilmer, Head of MINI Design, il concept della MINI Recharged nata, spiega, per esplorare le possibilità del design sostenibile perché “tre caratteristiche descrivono perfettamente quest’auto: qualità, sostenibilità e funzionalità”. Solo la scorsa estate, Paul Smith aveva lavorato con la casa ad un’altra concept car radicalmente ridotta e sostenibile già dal nome, MINI STRIP, presentata a Monaco e ora esposta insieme al nuovo modello nel suo showroom milanese.
In realtà, con la nuova one-off ad essere rivisitata in versione completamente elettrica (gli ingegneri, e nuovi partner di MINI, di ‘Recharged Heritage Limited’ sono i responsabili dell’installazione del motore elettrico da 72 kW), è la prima MINI Paul Smith Edition del 1998, nella versione di Alec Issigonis. Entrambe sono dipinte di un blu brillante rubato a una delle camicie preferite dello stilista, prontamente esibita alla vista dei presenti, mentre la scatola della batteria è verde lime e rigorosamente griffata.
Gli interni tralasciano volutamente le parti di rifinitura e la scocca con il pianale nudo e non rivestito accoglie i tappetini rustici in gomma riciclata. “Quando ci si trasferisce nell’appartamento di una vecchia zia, per rispetto non si cambia tutto, ma lo si modernizza un po’”, dice Smith facendo notare come, oltre alla scelta precisa dei materiali in un’ottica di sostenibilità, gli interni siano completati da alcune soluzioni ad hoc. Accessori come il magnete accanto al volante per l’irrinunciabile smartphone, che sostituisce quasi tutti i vecchi pulsanti e funzioni del cruscotto, e il volante completamente rimovibile per facilitare a chiunque, per taglia o altezza, l’ingresso e l’uscita dall’auto.