Derivata direttamente dalla concept car omonima svelata nel 2019, la Cupra Tavascan si presenta nella sua versione di serie mantenendo l’architettura da Suv coupé 100% elettrico. Disegnata e progettata a Barcellona, la Tavascan verrà prodotta presso lo stabilimento del Gruppo Volkswagen ad Anhui, in Cina. «Con il suo approccio progressivo ed emozionale, Tavascan porta uno stile non convenzionale nel segmento dei Suv coupé», ha dichiarato Jorge Díez, capo del design Cupra. «È un’interpretazione nuova, audace e organica delle prestazioni elettriche, costruita su linee forti e un aspetto atletico e determinato».
L’anteriore presenta il linguaggio stilistico di una nuova generazione di modelli caratterizzati da un look aggressivo, misterioso e ricco di dettagli sofisticati. Spicca la nuova firma luminosa a tre triangoli dei fari anteriori. La funzione Matrix dei fari a Led consente di avere un sistema di illuminazione completamente automatico, che evita di abbagliare i veicoli, sia quelli che procedono in direzione opposta, sia quelli nello stesso senso di marcia. Il cosiddetto “Cupra Lighting Concept” rende immediatamente riconoscibile il Suv coupé elettrico. Il design è esaltato dal logo illuminato, posizionato sul cofano con le sue profonde superfici scultoree. Tavascan è uno dei primi modelli europei di serie a illuminare il suo logo.
Spostando lo sguardo sulla vista laterale della vettura, balzano all’occhio le proporzioni atletiche e sportive. Un design che enfatizza le prestazioni e la sensazione di velocità del Suv coupé elettrico, grazie al linguaggio stilistico che estende i muscoli della carrozzeria in un cuneo che va direttamente dal frontale “shark nose” verso il portellone posteriore. Se a questo si aggiunge il concetto di “casco”, con il montante A nero lucido che collega il parabrezza al vetro laterale, generando un effetto panoramico simile a quello della visiera di un pilota da corsa, l’aspetto prestazionale aumenta ancora di più.
Le linee scolpite degli esterni sono state portate all’interno dell’auto. L’elemento attorno al quale ruota il design non convenzionale dell’abitacolo è la spina dorsale, un elemento strutturale attorno al quale è costruito l’intero abitacolo e che contribuisce a definire il carattere degli elementi fluttuanti. Questa struttura portante collega il corpo della console centrale alla plancia diventando un elemento scultoreo, strutturale e architettonico che conferisce una sensazione di leggerezza. I sedili aggiungono carattere all’interno dell’abitacolo grazie alla scelta di materiali sostenibili: tessuto – con poliestere riciclato fino al 90% – o microfibra – con microfibra riciclata fino al 50%. Oltre al cockpit per la strumentazione digitale c’è anche un grande schermo centrale da 15 pollici per l’infotainment, orientato al conducente.