Si potrebbe pensare che la quarta generazione della Serie 1 sia in realtà poco più che un profondo restyling della precedente. Invece, malgrado conservi la stessa base e struttura, passo e larghezza, BMW ha voluto infondere nella sua compatta una sportività ancora più marcata, rinnovando con cura design e contenuti. Il carattere della nuova F70 (codice interno di BMW) è ben espresso nel cofano spiovente e muscoloso e nel frontale più basso che accentuano la lunghezza del volume anteriore ed enfatizzano la presenza su strada. La calandra a doppio rene ora ha i due elementi quasi fusi insieme a formare un’unica griglia dalle maglie oblique che a richiesta si può avere con l’illuminazione a Led Iconic Glow. Le luci diurne nei gruppi ottici hanno invece una nuova grafica a elementi verticali.
Sulla fiancata restano le linee che attraversano le portiere dal basso verso l’alto, ma sull’elemento che raccorda il finestrino posteriore con il terzo montante, dal tipico profilo a “gomito di Hofmeister”, è impresso il numero 1. In coda cambia il disegno delle fanalerie esterne, mentre si conferma il lunotto molto inclinato sormontato da un lungo spoiler che ora si può valorizzare scegliendo il tetto a contrasto, disponibile per la prima volta su una BMW.
Gli interni adottano la nuova impostazione introdotta con X1 e X2: i display per gli strumenti e l’infotainment da 10,25 e 10,7 pollici non sono più integrati nella plancia ma racchiusi in un grande pannello verticale che emerge da essa. Il passaggio definitivo ai cambi automatici con selettori a levetta restituisce spazio e pulizia al tunnel centrale, privato anche della manopola dell’iDrive, sostituita da funzionalità touch. L’altra grande novità è l’assenza di rivestimenti in pelle negli allestimenti di serie, inclusi quelli sportivi dalla superficie traforata, che sono realizzati in Econeer, materiale a base di plastica riciclata, e in tessuto Veganza.