Un modello che è stato capostipite di una rivoluzione importante come l’Opel Mokka difficilmente può venire stravolto da un semplice restyling di metà carriera, imposto più dai ritmi del mercato che da una reale necessità, e infatti è così. L’attuale Mokka, B-SUV agile e accattivante, non è soltanto uno dei modelli di maggior successo di Opel, ma anche l’auto che ha inaugurato il nuovo corso stilistico della casa tedesca, poco dopo il suo ingresso in PSA. Risale infatti al 2018 la presentazione della concept car GT X Experimental, con la quale la casa ha illustrato i tratti della sua nuova brand identity, introducendo concetti come “Detox” e “Greenovation”, elementi distintivi come la mascherina “Vizor” e un nuovo significato all’aggettivo “tedesca”.
Novità riversate di lì a poco nella nuova Mokka e, pian piano, estese a tutti gli altri modelli fino alla nuova Grandland, che ha attualizzato quei caratteri alzando il livello di tecnologia, ma senza stravolgimenti. Ora, con il restyling di Mokka, il cerchio si chiude: all’esterno si aggiornano le linee del paraurti, debutta il nuovo logo stilizzato sul Vizor e cambia leggermente la firma luminosa, ora suddivisa in segmenti di LED anche dietro. Poco altro accade a livello di linea, sempre valorizzata dall’opzione del tetto nero che sulla versione GS può essere accompagnato dall’identica finitura del cofano.
Qualche novità in più arriva all’interno: si aggiornano sia il cockpit digitale che il display centrale, entrambi da 10 pollici, con le nuove piattaforme digitali Snapdragon di Qualcomm, e compare l’assistente vocale aggiornato con ChatGPT. La ricerca dell’essenziale si riflette nelle pulsantiere della consolle centrale, ridotte nelle dimensioni e nel numero di comandi per aumentare il senso di pulizia visiva. Totalmente ridisegnato anche il volante, che ora ha una forma schiacciata alle estremità e nuovi tasti. Aggiornata anche la telecamera posteriore, dalla visuale ampliata a 180°. Poche, infine, le differenze tra le diverse varianti di motorizzazione: la Mokka conserva a listino due motori a benzina, di cui uno con cambio automatico, introduce l’ibrido da 136 CV e conferma la variante elettrica con batteria da 54 kWh. Ad eccezione del motore a benzina con cambio manuale, le altre versioni hanno tutte lo stesso comando con selettore annegato nel tunnel centrale.