Celebrare 110 anni di storia automobilistica non è certo un evento comune, ma quando il design team Alfa Romeo ha dovuto pensare a come festeggiare questo traguardo non ha avuto dubbi: riportare in vita la sigla GTA (Gran Turismo Alleggerita).

Più aggressiva

«Per tornare a indossare questa mitica sigla abbiamo scelto come soggetto protagonista la Giulia», ci racconta Klaus Busse, responsabile del design del gruppo FCA in Europa. La Giulia GTA è la versione più estrema della berlina italiana. Costruita in 500 esemplari e declinata in due versioni, GTA e GTAm (dove “m” sta per “modificata”), esprime in se stessa bellezza e prestazioni.

La ricerca della performance

«Il propulsore è il sei cilindri a benzina 2.9 della Giulia Quadrifoglio, ma ora sviluppa 540 cavalli. Il lavoro che abbiamo fatto per renderla esteticamente più aggressiva è stato sempre mosso dalla collaborazione con gli ingegneri. E’ il nostro metodo in tutti i progetti, specialmente i più sportivi, dove fin dai primi sketch viene ricercata la performance», continua Busse.

Prese d’aria dedicate e carreggiate maggiorate

Il frontale è stato ridisegnato aggiungendo prese d’aria per raffreddare al meglio il motore e i freni Brembo in carboceramica, mentre al posteriore, nella versione GTAm, è stato installato un enorme spoiler in fibra di carbonio realizzato dalla Sauber Engineering. Le carreggiate sono aumentate di 50 millimetri, i cerchi sono più grandi e dietro troviamo due tubi di scarico in titanio firmati Akrapovic.

Cura dimagrante

«Oltre a tetto e paraurti, le parti aggiuntive degli esterni sono tutte in fibra di carbonio e abbiamo deciso di non verniciarle proprio per dare maggiore personalità a questa GTA», precisa Busse. Una cura dimagrante che ha fatto perdere alla sportiva più di 100 chilogrammi. Gli interni cambiano a seconda della versione scelta: la GTA riprende in buona parte quelli della Giulia Quadrifoglio con colori scuri e Alcantara per i rivestimenti di plancia, pannelli porte e per la parte centrale dei sedili.

Due versioni per gli interni

«Sulla GTAm la configurazione è a due posti secchi, la panchetta posteriore è stata sostituita da un rollbar, i sedili con monoscocca in carbonio hanno le cinture a sei punti Sabelt e ci sono molti dettagli ispirati al mondo delle corse come l’apertura delle porte con un nastro di tessuto». La suggestione di riportare in vita la storica sigla Gran Turismo Alleggerita non ha una data di inizio precisa, ma corrisponde piuttosto a un sogno coltivato da tempo da ogni amante del marchio del Biscione.

(Articolo completo in A&D n. 242)