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Niente vacanze l’estate scorsa per Fabrizio Giugiaro. Lui e il suo team di design erano troppo coinvolti in un progetto impegnativo quanto appassionante: una supercar per il marchio Volkswagen voluta dal presidente Ferdinand Piech in persona, da realizzare nell’intervallo di tempo tra il Salone di Ginevra e quello di Tokyo.

“Piech aveva visto la nostra Scighera a Ginevra e ci aveva anticipato che anche lui aveva un motore interessante e voleva fare un prototipo”, racconta Fabrizio Giugiaro, responsabile dello stile dell’Italdesign. “Verso la fine di aprile ci ha chiesto di disegnare una vettura a motore centrale molto bassa, dall’aspetto “corsaiolo”, che incorporasse un loro nuovo 12 cilindri.

Non una dream car solo per un salone, ma un’auto funzionante con forti contenuti tecnici”. Lo stile della W12 – dal nome del propulsore, nato dall’unione di due VR6 – doveva avere i tratti inconfondibili dei prodotti Volkswagen pur esplorando una tipologia di veicolo non presente nella gamma.

Il design definitivo si è concretizzato sin dai primi schizzi realizzati dall’Italdesign, che questa volta ha svolto il progetto con tecniche tradizionali anziché al computer. Osservata di lato, la forma del padiglione riprende la linea arrotondata della Passat, con un piccolo finestrino posteriore.

La stilizzazione dei temi Passat prosegue anche in molti altri dettagli, come il particolare taglio della coda e dei suoi fari o l’ampio arco dei passaruote e il disegno dei cerchi ruota. Ferdinand Piech si è più volte recato personalmente all’Italdesign per seguire tutte le fasi fondamentali: prima per vedere il modello in gesso in scala 1:1, poi per l’impostazione della meccanica e per la definizione dell’abitabilità.

L’articolo continua su Auto & Design n. 107