Con Bravo e Brava Fiat aveva intrapreso la strada della differenziazione del prodotto a 3 e 5 porte. Sulla Stilo il concetto viene ulteriormente evoluto in due vetture profondamente diverse per architettura, grazie alla flessibilità offerta dal nuovo pianale modulare. Nevio Di Giusto, responsabile dell’Ingegneria di Prodotto di Fiat Auto (ruolo che lo vede sovrintendere anche alle attività dello Stile coordinate da Humberto Rodriguez), spiega che si tratta di un prodotto concepito per rispondere alle più specifiche esigenze di una clientela ampia come quella del segmento C. Il progetto aveva inoltre come obbiettivo l’ottenimento della massima qualità percepita dall’utente.

La 3 porte ha un carattere sportivo, dal design più aggressivo; il taglio del portellone che ricorda un coupé compatto. Pensata per un uso familiare è invece la 5 porte, che accentua le doti di praticità e versatilità, con un punto H più elevato e sedute più alte che agevolano la salita e la discesa; i due segmenti del divano posteriore (nella proporzione 40/60) possono scorrere in avanti o reclinare lo schienale in modo indipendente.

Osservando il design esterno e interno, appare a prima vista evidente l’influenza della scuola tedesca. Spiega ancora Di Giusto: “Abbiamo preso in considerazione gli standard della qualità percepita, cercando di scegliere materiali e caratteristiche più apprezzati, lasciandoci forse guidare dal cliente più di quanto non avessimo fatto in passato. Non potevamo sbagliare, volevamo riconquistare il posto che meritiamo sul mercato europeo, quindi ci siamo concentrati su un prodotto che fosse soprattutto percepito con la più alta qualità possibile. Abbiamo dato un abito più europeo alla vettura, riservando la creatività più marcatamente italiana ad alcuni particolari”.

La Stilo segna una svolta importante per la progettazione di Fiat Auto in fatto di qualità e contenuti, che si ritroveranno anche sui prodotti futuri. Per il marchio Fiat, l’esplorazione di architetture nuove continuerà ad essere uno dei “must”, e nei prossimi anni saranno presentati anche veicoli inediti, che esplorano nuovi concetti di mobilità. Le sinergie con General Motors coinvolgeranno solo ciò che non è percepibile dal cliente, sia in termini di estetica che di prestazioni, con una netta competitività nei marchi.

I primi bozzetti di ricerca per la futura Stilo risalgono all’estate del 1998. Sono state selezionate tre proposte del Centro Stile Fiat, dei designer Mauro Basso (prescelte per lo sviluppo), Aaron Hawkins e Thomas Sälzle. Responsabile di tutto il progetto è stato Peter Fassbender, mentre Peter Jansen ha coordinato le attività del design dell’interno.

L’articolo continua su Auto & Design n. 129

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