Credere che le proprie idee in futuro possano prendere vita anche solo in un dettaglio aiuta ad aprire i propri orizzonti creativi, mettendo nella progettazione quella marcia in più che fa la differenza. Se poi il protagonista del progetto, come in questo caso, è un marchio di culto come la Ducati, allora motivazione e passione inevitabilmente guidano la mano degli studenti.

Il tema del progetto di tesi della prima edizione del corso di Transportation Design – BYT (Bike, Yacht, Train) dello Ied di Torino, un nuovo percorso formativo dedicato al trasporto non auto – mirava alla definizione di una moto di accesso gamma (package 400 o 600 cc) che affiancasse sul mercato la Monster, l’attuale e apprezzata entry level.

Vestiti i panni di potenziali clienti, gli studenti hanno indagato realisticamente le dinamiche che portano alla scelta di un modello di motocicletta e per trasmettere all’azienda la percezione del prodotto nonché le preferenze stilistiche e tecniche dei giovani. A supervisionare il loro lavoro, Luigi Giampaolo (insegnante) e Andrea Ferraresi, direttore del centro stile Ducati. Dopo una prima selezione delle dieci proposte individuali, cinque sono state sviluppate in coppia e realizzate in scala 1:4.

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