Godere dello status di icona dell’automotive non è privilegio di tutte le auto. Ancora più rare sono quelle che arrivano a festeggiare i 50 anni. La Ford Mustang è una di quelle poche automobili ad essere riuscita a raggiungere entrambi i traguardi, proprio agli albori della sua sesta generazione.

«La sfida, davvero impegnativa, era quella di attirare una generazione nuova e più giovane di clienti Mustang, affinché il marchio potesse portare avanti la propria storia senza trascurare gli appassionati», ha dichiarato il direttore dell’exterior design di Ford North America, Joel Piaskowski, all’inizio del progetto.

Prima di avviare la ricerca di design, ai clienti è stato chiesto quale fosse la loro percezione della Mustang nel corso dei suoi 47 anni di storia. Da questo sondaggio sono emerse tre immagini che hanno ispirato il tema dell’esterno: un pugno tirato attraverso il vetro, definito “evasione”; l’immagine di una pantera nera, etichettata come “potenza e controllo”; e una di Steve McQueen identificata come “mascolinità”.

«Il nostro obiettivo era realizzare un’auto nuovissima e rimettere tutto in discussione», ha dichiarato il manager dell’exterior design Kemal Curic. «La prima operazione è stata quella di modificare le proporzioni di tutta la vettura. L’abbiamo fatta più larga, bassa, aggressiva e con connotati più sportivi».

La parola d’ordine era assegnare alla Mustang 2015 proporzioni nuove, pur conservando alcuni degli elementi distintivi della sua estetica legati alla sua storia aurea. Il team ha disegnato un’auto decisamente più bassa, con un cofano ribassato di 32 mm, il tetto abbassato di 30 mm e il portellone di 70 mm.

Per allungare il profilo, il montante A è stato spostato all’indietro di 32 mm ed è stato eliminato l’elemento “mazza da hockey” sulla carrozzeria laterale. Una grafica che unifica la vetratura laterale celando il montante B è servita ad aggiungere ulteriore lunghezza visiva, mentre è stata rivista la to-pografia di superficie. «Volevamo occuparci dell’estetica della Mustang per introdurvi caratteristiche più scultoree», ha dichiarato Piaskowski.

Il cambiamento percentualmente più significativo si registra nella vista di tre quarti posteriore. La carreggiata posteriore più larga di 70 mm e il padiglione rastremato permettono alla carrozzeria di estendersi di 40 mm oltre le ruote posteriori, regalando alla macchina dei fianchi possenti che non erano presenti sui modelli della generazione precedente.

Ispirandosi al coupé Shelby Mustang del 1968, la calandra inclinata in avanti rende omaggio ai suoi predecessori mentre la grafica a branchia di squalo delle luci diurne le conferisce un’espressione più contemporanea, aggiungendo coerenza grafica.

Anche la fascia posteriore inclinata riproduce lo slancio in avanti della mascherina trapezoidale che ricorda lo “shark nose”, ma con una qualità 3D più contemporanea.

Anche gli interni rivisitano degli elementi iconici del design della Mustang, tenendo in considerazione i feedback dei clienti. «Sapevamo che la Mustang doveva avere quattro punti imprescindibili», spiega il chief designer Doyle Letson. «Doveva avere un doppio frontale, una plancia simmetrica, indicatori analogici di grandi dimensioni davanti al conducente e materiali di prim’ordine».

Anche se la nuova Ford Mustang conserva molti degli elementi distintivi dell’antenata del 1967 che l’ha preceduta, è bello vedere la vettura addentrarsi nel nuovo millennio. Ridisegnare un’icona – per di più nel suo cinquantesimo anniversario – è senza dubbio uno dei progetti più gratificanti su cui un designer possa lavorare, ma anche uno dei più duri da portare a compimento.

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