«Abbiamo portato Astra in palestra. Per ottenere meno peso, più efficienza, più dinamismo e potenza atletica», premette con un sorriso Mark Adams, vicepresidente del Design di General Motors Europa, osservando la nuova nata di casa Opel.

Interamente progettata a Russelsheim da foglio bianco con un design efficiente cucito su una piattaforma inedita, la nuova Astra interpreta l’evoluzione della filosofia stilistica del marchio secondo il tema: “L’arte scultorea incontra la precisione tedesca”. Volumi morbidi e linee sensuali che creano un rapporto emozionale con l’utente, un’eredità della Monza Concept, il manifesto del nuovo design Opel.

«Monza era una vera showcar, un ritratto alla coerenza formale del nostro orientamento di design, un concetto dal Dna forte che avrebbe influenzato l’intera gamma futura», spiega Mark Adams. «Con Astra abbiamo iniziato un percorso, per evolvere la generazione precedente con elementi freschi in linea con questa filosofia e siamo molto fieri dell’armonia e della fluidità che caratterizzano questa vettura».

Astra ora è più muscolosa, compatta e leggera. «Per contenere il peso abbiamo ridotto anche le dimensioni dei pneumatici, – prosegue – una soluzione che per un designer non è mai particolarmente stimolante, ma che è stata affrontata riducendo visivamente l’intera massa, in modo che anche le ruote si adeguassero in scala».

La soluzione del montante C, uno dei punti chiave, ha permesso di far apparire la silhouette più bassa e filante, nonostante, rispetto alla generazione precedente, sia stata accorciata con l’inevitabile rischio di apparire più alta.

«La linea della finestratura termina prima e abbiamo reso flottante il tetto, applicando sul montante una finitura plastica scura che simula l’effetto del vetro con un conseguente allungamento percepito della fiancata verso il posteriore», precisa ancora Mark Adams.

Uwe Müller, Chief Designer Exterior, racconta come anche il frontale sia ben bilanciato e appaia più ampio di quello del modello precedente grazie «alla connessione cromata data delle due linee parallele che includono il logo e attraversano orizzontalmente il fontale, nella parte superiore della griglia, per congiungersi alle linee argento che disegnano i fari dalla caratteristica forma ad ala», spiega.

«Volevamo una vettura aerodinamica e snella, per questo abbiamo lavorato molto al trattamento del posteriore che con i suoi volumi disegnati e poco netti poteva risultare contraddittorio. Abbiamo introdotto, oltre allo spoiler, degli spigoli acuti per direzionare l’aria, posti ai lati del lunotto in corrispondenza del limite posteriore del “vetro simulato” sul montante C”», continua Müller.

Nella vista laterale, la parte centrale scolpita è incorniciata da due linee nette, una che incide il fianco e si raccorda con la fanaleria posteriore, e una alla base, con il brancardo proteso verso l’esterno. La linea di cintura si congiunge, invece, ai fari anteriori con una continuità che regala maggiore presenza su strada.

«Per quanto riguarda l’interno, abbiamo fatto un lavoro quasi opposto a quello dell’esterno, massimizzando lo spazio percepito», racconta ancora Mark Adams. Comfort, spaziosità e materiali raffinati accolgono gli occupanti che trovano un senso di protezione nella linea di cintura alta, e di controllo nella aumentata visibilità, ottenuta spostando lo specchietto retrovisore laterale più in basso sulla portiera e riducendo così la sezione del montante anteriore.

La plancia riprende il tema orizzontale che caratterizza la vettura e le sue linee sono una sorta di riflesso delle linee sottili e precise che disegnano la griglia frontale.

Le fonti di distrazione dalla guida sono state ridotte al minimo posizionando lo schermo nella parte alta della plancia. «L’idea di avere “occhi sulla strada e mani sul volante”, ha dominato il nostro approccio», precisa ancora Adams.

Astra apre la strada all’innovazione con la presenza a bordo di OnStar (prima vettura in Europa) – un sistema di assistenza alla guida attivo e passivo -, e Wifi 4G che può servire fino a sette dispositivi contemporaneamente. Un’offerta eccezionale per questo segmento.

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L’articolo continua su Auto & Design n. 216