Due mondi, una sola auto. «La nuova Citroën C4 possiede tutte le migliori caratteristiche di due architetture differenti: il tipico comfort delle berline, un aspetto che fa parte del Dna del nostro marchio, e la versatilità dei Suv, con un look dinamico e una posizione di guida rialzata che infonde sicurezza». Pierre Leclerq, responsabile del design Citroën, racconta la genesi della nuova crossover francese in collegamento dal quartier generale del marchio vicino a Parigi in occasione del lancio mondiale della vettura.

“Infinite possibilità di personalizzazione”

Preannunciata nello stile dalla concept car 19_19 creata per celebrare il centenario del marchio francese, la C4 si inserisce in piena regola nel segmento di successo dei crossover compatti (è lunga 4,36 metri). «L’estetica doveva stilisticamente rispecchiare le infinite possibilità di personalizzazione e modularità proprie di questo modello anche dal punto di vista propulsivo», dice il designer belga.

Maggiore presenza su strada

Un tratto distintivo consentito dall’utilizzo della piattaforma CMP del gruppo PSA, poiché non ci sono molte altre vetture nel segmento che possano essere scelte con motore benzina, diesel o a zero emissioni (ë-C4). Il frontale è caratterizzato dal classico Double Chevron che questa volta si allunga in due listelli cromati paralleli fino ai proiettori, «definendo una maggiore presenza su strada». Un tema ripreso nel posteriore dove la fanaleria si sdoppia ed è graficamente unita da un elemento nero posizionato sotto lo spoiler che attraversa la C4 in tutta la sua larghezza.

I richiami al passato

Un fascione paracolpi in plastica circonda tutta la vettura e caratterizza la parte bassa del profilo con un elemento geometrico opaco, forse un richiamo stilistico agli Airbump della C4 Cactus che tanto hanno fatto discutere. «La nuova C4 ha evidenti riferimenti a modelli del passato che hanno fatto la storia del marchio. Un esempio? La linea del tetto spiovente e il lunotto posteriore molto inclinato: due tratti tipici della mitica Citroën GS del 1970».

Interni digitali

Anche gli interni sono stati completamente rivoluzionati all’insegna della digitalizzazione. Dal display centrale da 10 pollici si controllano le funzioni del sistema multimediale, più in basso invece troviamo i comodi pulsanti fisici per la regolazione immediata del comparto climatizzazione. Il guidatore ha davanti a sé lo schermo digitale della strumentazione e più in alto è posizionato l’head up display.

Materiali e sostenibilità 

La ricerca per colori e materiali degli interni si è mossa prendendo ispirazione dal mondo dell’arredamento con un occhio alla sostenibilità: «Nella C4 anche tessuti e materiali comunicano una sensazione di confort attraverso il tatto e la vista. Crediamo nella sostenibilità del processo produttivo e dei materiali che utilizziamo: nella nostre auto siamo in grado di riciclare la maggior parte della componentistica. Questo è il modo giusto di guardare al futuro, proprio come fa la nuova C4».

(Articolo completo in A&D n. 244)