2050, uno scenario futuro in cui ci si muove in ambienti estremi con veicoli adatti ad ogni terreno, utilizzo e contesto. Da questi presupposti sono nati i progetti dell’undicesima edizione del Master in Transportation and Automobile Design del Politecnico di Milano. Un tema complesso e ampio che ha permesso ai ragazzi di lavorare su un doppio livello progettuale: quello dello scenario di contesto prima, e quello del veicolo vero e proprio in seguito.

Quest’anno, i marchi associati ai progetti sono infatti stati proposti direttamente dagli studenti, dopo una fase di ricerca con l’obiettivo di far sviluppare loro una capacità di analisi e di adattamento progettuale molto utile in ambito professionale, soprattutto quando ci si trova ad affrontare progetti non vincolati ad un singolo marchio.

«Questo processo di approfondimento culturale sui marchi e sulle loro principali caratteristiche tecniche ed estetiche è stato sviluppato in parallelo al processo progettuale dei veicoli. I risultati sono stati estremamente positivi in termini di ricaduta sul percorso formativo degli allievi, al punto da ritenere opportuno riproporlo anche in futuro», ha spiegato Fausto Brevi, Direttore del Master.

“Lagonda Aura” by Elia Baggi Necchi, Somak Biswas, Massimiliano Castellani, Andrea Stellari.

Nelle megalopoli ipertecnologiche del 2050 gli spazi sono ristretti e i tempi frenetici. Questo veicolo immaginato per i Vip del prossimo futuro ridefinisce il concetto di lusso offrendo agli occupanti spazio personale, comfort e privacy in un ambiente ricercato e personalizzabile per lavorare, socializzare o rilassarsi. Guarda qui il progetto completo.

“Land Rover Bulwark Concept“ by Satyam Bajpai, Filippo Barisone, Kivanc Celikoz, Riccardo Pezzetta and Diogo Silva.

Un pick-up robusto e altamente performante progettato per rispondere alle esigenze delle persone che vivono nei territori selvaggi del 2050, luoghi ostili, con diverse altitudini e caratterizzati da imprevedibili eventi naturali. La parola chiave in questo contesto è l’adattabilità, fattore fondamentale  nel processo di progettazione di questo veicolo funzionale e riconfigurabile che, grazie anche a diversi moduli opzionali, è adatto all’utilizzo da parte di squadre di ricerca e soccorso, vigili del fuoco, forze di polizia e protezione civile. Guarda qui il progetto completo.

“BMW Hyla Concept“ by Stefano Armento, Fabio Errera, Johna Gussoni, Andrea Lanzalotta, Pasquale Vitale.

Città costiere radicalmente modificate nel loro aspetto in seguito all’innalzamento delle acque per effetto del riscaldamento globale, con quartieri galleggianti dallo stile moderno abitati da una popolazione giovane che si sposta via mare e via terra. Il concetto di Hyla si inserisce in questo contesto e parte dall’idea di praticità della bicicletta, mezzo di trasporto simbolo di una tra le più famose città sviluppate su canali, Amsterdam, evolvendone il concetto in chiave anfibia per garantire agilità all’utente finale. Ne deriva una monoposto a tre ruote compatta e dal design filante. Guarda qui il progetto completo.

(Articolo completo in A&D n. 245)