Si fa in fretta a dire “New Chapter”, un nuovo capitolo. Altra cosa è dargli una forma e per non tradire questo esercizio innovativo Koichi Suga ha progettato non uno ma tre Suv. Da quattro anni a capo del design Lexus, vede trasformarsi in realtà la nuova filosofia di design con cui il marchio di prestigio del gruppo Toyota si allontana dall’immagine sedata che l’accompagnava. Ha cominciato con la NX, ora alla seconda generazione, ha continuato con la RZ, primo Suv Lexus completamente elettrico e, in attesa di nuovi modelli non-Suv, ha concluso con la quinta serie dell’ammiraglia RX.
La NX guarda alla dinamica di guida
Ragionando sulla nuova NX, a cui hanno collaborato i designer Tadao Mori (Project Chief), Tsuneo Kanasugi (Lead Exterior) e Masaki Motozaki (Lead Interior), Suga giunse alla conclusione che la più importante fra le molte funzioni di un’auto fosse quella di guida: «La dinamica di guida e il conseguente design erano fondamentali per affrontare il suo intero sviluppo». Uomo non da mezze misure, prese lezioni di guida avanzata e conseguì il relativo brevetto: «Guidando ripetutamente sul circuito di prova ho dovuto rivalutare il mio stile di guida e, analizzando guida e prestazioni, ho avuto la conferma che le proporzioni dettate dal package sono l’elemento decisivo: in base alla distribuzione dei pesi determinano la dinamica di guida».
L’importanza delle proporzioni
Ecco allora la “Functional Beauty” arricchirsi di «un carattere unico basato sulle proporzioni». Parte di quella unicità, mirata a un aspetto più agile e sportivo, oltre al passo allungato e alla riduzione dello sbalzo posteriore, è la silhouette dell’abitacolo: una caratteristica che nel modello precedente era data dal vertice del tettuccio sopra la testa dei passeggeri posteriori. «Una necessità – osserva Suga – a causa della batteria e del serbatoio situati sotto il sedile posteriore, che di conseguenza era piuttosto alto: con la nuova piattaforma TNGA non lo era più, ma abbiamo mantenuto il profilo per non modificare quel carattere unico».
L’evoluzione degli stilemi
Resta la calandra a forma di clessidra, sia pure più verticale. E nella nuova RX il motivo della clessidra non solo è rimasto, ma è stato addirittura mutuato nella forma della carrozzeria dai designer che ci hanno lavorato: Jota Kusakari (Project Chief), Nozomi Hirai (Lead Exterior) e Hisato Sawada (Lead Interior). Persino l’elettrica RZ, molto più affusolata per l’assenza di un motore termico e quindi con un frontale molto più basso e senza la grande calandra, si è in qualche misura appropriata della clessidra come tema del suo design. «La RX – spiega Suga – ha mantenuto il suo ruolo di pioniera del Suv di lusso, con un design molto semplice e proporzioni ampiamente rivisitate. Ha perso il profilo a cuneo in favore di un andamento più orizzontale e ha meno linee di carattere.
RZ, la prima elettrica
La RZ si avvale della nuova piattaforma e-TNGA per l’elettrico. Abbiamo eliminato la clessidra frontale ma abbiamo portato quell’idea nel corpo vettura. Per esprimere nel design il suo powertrain, che offre una trazione diversa per ognuna delle quattro ruote, abbiamo collocato le ruote ai quattro angoli». Un’esperienza nuova per la squadra di Tetsuo Miki (Project Chief), Daichi Kimura (Lead exterior) e Hiromi Yagi (Lead interior).
In sintesi, come spiega Suga, le tre vetture «hanno in comune una nuova attenzione alle proporzioni, un design più semplice e più bello, un trattamento delle superfici accattivante e morbido, ma non privo dell’immagine netta e nitida nella tradizione Lexus per evitare un aspetto troppo classico o troppo legato alla moda perché sappiamo che le mode cambiano rapidamente. Volevamo funzionalità, che però sarebbe noiosa senza emozioni».
L’abitacolo riflette l’ospitalità orientale
Nelle nuove Lexus non manca l’anima orientale. Così, per la posizione di guida e la strumentazione, la parola d’ordine è Tazuna, espressione che indica l’uomo che regge le redini del cavallo. Nella RZ questo concetto è portato al limite con la scelta di un volante a forma di cloche d’aereo, by-wire, senza collegamento meccanico allo sterzo. Altra parola fondamentale è Takumi, la finitura artigianale con prodotti di alta qualità che contribuisce a far sentire le persone a proprio agio, secondo i canoni di ospitalità Omotenashi. Tutte parole che, nel “New Chapter” Lexus RX RZ NX, si affiancano saldamente all’imperativo della “Functional Beauty”.
(Articolo completo in A&D n. 256)