Ritorna sulle pagine di Auto & Design la firma di LJK Setright, giornalista tra i più pungenti del settore, impegnato in questo suo contributo alla rivista ad applicare al concetto di automobile l’idea – da sempre viva nell’uomo – di individuare dei canoni universali che traggano dalla geometria e dalla matematica le regole dell’armonia e dell’estetica.

E in questo suo esercizio di ragione il giornalista inglese non è solo, anzi si affianca ad alcuni illustri predecessori. Il concetto millenario delle proporzioni auree, esplorato dalla più evoluta scultura greca ancora prima della nascita di Cristo; l’uomo di Leonardo, inscritto nel cerchio e attraversato da linee rette che ne tracciavano l’equilibrio delle proporzioni, rappresentazione rinascimentale di armonia perfetta posta al centro dell’universo.

Ma se si vuole, interpretazioni anche più prosaiche dell’applicazione di canoni convenzionali che rendano razionali vari campi della vita dell’uomo. Un esempio per chi venga disorientato dall’apparente complessità di segni matematici e teoremi di cui Setright si serve per esporre il suo pensiero? Molti dei fogli di carta che utilizziamo, per la macchina da scrivere, per la stampante, per il disegno, seguono un canone comune: la loro lunghezza è uguale alla loro larghezza moltiplicata per la radice quadrata di 2. Tendenza innata nell’uomo quella di ricercare regole in cui racchiudere la realtà, sia essa un foglio, un’automobile, o una scultura di Fidia.

Non si spaventi quindi chi si appresta a leggere il testo in questione, in fondo si tratta solo di trovare nelle geometrie di oggetti a noi tanto cari, come le automobili di oggi e di ieri, valori estetici che a volte sembrano sfuggirci al primo sguardo.

L’articolo continua su Auto & Design n. 133