Eta Beta, mini-monovolume ecologico con propulsione ibrida, è frutto del terzo progetto per un autoveicolo sviluppato dalla Pininfarina con il CNR (Consiglio Nazionale per le Ricerche), nell’ambito di una collaborazione ormai ventennale da cui sono nati lo studio teorico sperimentale per una “Forma Aerodinamica Ideale” del 1978 (Cx 0,21) e, due anni dopo, il prototipo CNR E2, vettura media realizzata sulla base della Fiat Tipo (Cx 0,193).

La CNR T2 presentata quest’anno – in arte Eta Beta – è il risultato di un programma quinquennale giunto al quarto anno del suo svolgimento, il Progetto Finalizzato Trasporti 2. Durante i primi dodici mesi dello studio, avviato nel luglio 1992, sono state formulate le ipotesi sulla tipologia di veicolo su cui focalizzare la ricerca, con tanto di verifiche ed indagini conoscitive condotte in tutta l’Europa.

Alla prevista lunghezza iniziale, che non doveva superare i 3 metri, sono stati aggiunti alcuni centimetri in considerazione della riduzione percepita di servizio indotta dalle vetture a due soli posti, timore molto diffuso tra gli utenti. Eta Beta è lunga 3,12 m e grazie allo sbalzo posteriore telescopico, può raggiungere i 3,32 m per ospitare comodamente quattro passeggeri (oppure due persone più bagagli).

Il telaio prosegue la ricerca tecnologica iniziata con Ethos: è in estrusi di alluminio con giunti fusi (come già nella Argento Vivo) a cui sono state aggiunte parti in lamiera piegata. L’anno seguente sono proseguiti gli studi di fattibilità, con la ricerca per il sistema motopropulsivo ibrido. Il motore termico, montato anteriormente, è il quattro cilindri Fiat Fire 1108 cm3, i cui consumi e prestazioni sono stati ottimizzati dalla Scuderia Bizzarrini.

La propulsione elettrica è stata invece sviluppata dall’Università di Roma, che ha messo a punto una coppia di motori elettrici “a flusso assiale” a magneti permanenti alloggiati all’interno dei cerchi ruota posteriori; una soluzione che non richiede l’impiego di organi di trasmissione, con evidenti vantaggi in termini di contenimento di peso e di ingombro meccanico.

Il terzo anno di progettazione è stato dedicato alla definizione dei dettagli del veicolo, costruito e reso marciante l’anno successivo, in tempo per la presentazione della CNR T2 al Salone di Torino. La conclusione del programma, che avverrà nei prossimi mesi, vedrà la messa a punto definitiva della propulsione elettrica, al momento ancora in fase sperimentale.

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