Al Mondial de l’Automobile di Parigi, tra le varie proposte intessute sulla ricerca o sul design avanzato, la gente ha potuto osservare da vicino due modelli in veste di prototipi che rispecchiano il nuovo corso della filosofia Peugeot.
Asphalte e Touareg, questi i nomi delle due concept car, scaturiscono entrambe dall’immaginazione creativa dei tecnici e dei designer del Centro Stile di La Garenne.
“Questi ultimi, affermano in Peugeot, attingono alla loro esperienza e al piacere personale di creare per il piacere degli altri”.
Ciò che in una forma espressiva diversa, mi hanno detto Murat Gunak e Gérard Welter che ho incontrato a novembre negli studi del vecchio Centro Stile nel quale ancora lavorano, seppure sotto una diversa struttura umana, insieme a un centinaio di collaboratori che quasi raddoppieranno quando (presto) il nuovo complesso del design sarà ultimato.
Le due concept Asphalte e Touareg riflettono un disegno comune, liberamente condiviso, entrambi i designer sono entusiasti del risultato ottenuto. Rispetto a Oxia e Proxima, che negli anni passati le hanno precedute, e nelle quali più evidenti erano i tratti di sofisticati esercizi stilistici, Asphalte e Touareg sono oggetti di design, cioè di un progetto tecnico e stilistico, la cui chiave concettuale, e quindi di lettura, è la semplicità funzionale.
“All’inizio – dice Gunak – ci siamo chiesti: come si può oggi interpretare il piacere che dà la guida dell’automobile? Semplice, tornando alle radici, alla semplicità. Ciò è molto importante, anzi illuminante per chi disegna automobili, perché oggi, con la tecnologia, la perfezione tecnica, le automobili sono sempre più sofisticate; e in parte si è perduto il piacere della guida, di affrontare la strada. Ormai questo piacere si focalizza sul comfort, la climatizzazione, i sedili ultra accoglienti e comodi, su tutti i vari e infiniti optional. Perfezionamenti come l’antirollio, i comandi elettronici e il resto: tutte cose futuriste e molto costose. Il tema che ci siamo posti era di recuperare il piacere della guida spartana”.
Asphalte e Touareg, ma ancor più visibilmente la prima, sono veicoli dal disegno originale ma lineare, piacevoli e simpatici a vedersi, e con tecniche costruttive prive di sofismi. A ciò si aggiunge il basso costo. Per Asphalte tutto è specifico, dalla piattaforma al motore, piccolo, prelevato dalla serie. “Perché – sottolinea Welter – non è un’auto da competizione bensì per divertirsi”.
L’articolo continua su Auto & Design n. 101