Creatività e concretezza. In queste due parole si può riassumere l’orientamento didattico della Tokyo Communication Arts (TCA), scuola di industrial design giapponese, dove i corsi di teoria e di studio sono affiancati da stage e momenti di apprendistato pratici. In queste occasioni, gli studenti possono confrontare le conoscenze acquisite con i designer delle aziende che si affiancano ai docenti. Il TCA è uno dei 15 “college” del Gakuen, fondato e presieduto da Kunihiko Ukifune, del quale fanno parte anche altre scuole di specializzazione in numerose discipline artistiche e scientifiche, dalla musica alla danza, dalla medicina all’informatica.
Ai corsi, che durano tre anni, sono ammessi studenti di età compresa fra i 18 e i 30 anni, provenienti da diverse estrazioni culturali e percorsi formativi, dalla scuola secondaria superiore all’università. Il primo anno di corso è interamente dedicato all’apprendimento degli elementi di base dell’industrial design: disegno libero al tratto, modellistica tridimensionale, studi cromatici, composizioni bidimensionali, teoria del disegno e della progettazione. Il piano di studi del primo anno è basato sul presupposto che tutti gli studenti partano da uno stesso livello di preparazione culturale, che ovviamente può anche non comprendere alcun elemento di design.
Nel secondo anno, agli studenti è offerta la possibilità di mettere in pratica le conoscenze di base acquisite durante il corso precedente. Prendono così parte ai “Corporate Projects”, lavori di gruppo nei quali vengono simulate le procedure operative dei veri studi di design. Durante i “Corporate Projects”, che normalmente hanno una durata variabile compresa fra i sei ed i nove mesi, gli studenti sviluppano un tema loro assegnato da un’azienda, lavorando sotto la diretta supervisione e valutazione dei designer dell’azienda committente.
Lo sviluppo di un “Corporate Project” è un impegno importante e selettivo: con rigore tipicamente nipponico, gli studenti vengono valutati sulla base del risultato finale e non dell’impegno personale. Quest’ultimo, infatti, è dato per scontato: lo sviluppo di un “Corporate Project” richiede un impegno assiduo, che occupa gli studenti in modo continuativo, senza pause per le vacanze estive o invernali. Nel terzo ed ultimo anno di corso, gli studenti vengono suddivisi in piccole classi a seconda della specializzazione nella quale desiderano diplomarsi.
La preparazione al conseguimento del diploma e la ricerca di un lavoro sono attività che vengono svolte in parallelo. I professori e gli assistenti del TCA seguono in prima persona ogni studente, cercando di guidarlo al diploma e soprattutto allo sbocco professionale desiderato. In quest’ambito il design dell’automobile, una delle specializzazioni più richieste, è visto come una professione internazionale. Con la collaborazione dei costruttori, gli studenti del TCA possono frequentare stage trimestrali e semestrali anche al di fuori del Giappone.
Per gli studenti “senior”, il TCA organizza ulteriori corsi di specializzazione all’estero, soprattutto in Europa (sono stati svolti corsi anche alla Mercedes-Benz, alla OZ Wheels e presso numerosi istituti di design in Italia). In questo modo, gli studenti possono immergersi in realtà culturali profondamente diverse da quella di origine e quindi arricchire e internazionalizzare la propria formazione. Negli ultimi anni, quasi tutti i principali costruttori giapponesi sono stati interessati a questa iniziativa, in particolare la Honda (con 19 progetti), la Nissan (con 14 progetti), la Toyota (con 8 progetti), la Mitsubishi e la Suzuki (entrambe con 6 progetti).
Anche da parte delle principali case coreane si è rilevata un’attenzione crescente per i “Corporate Theme”, ai quali hanno partecipato la Samsung Motors (5 progetti), la Kia Motors (3 progetti) e la Daewoo Motors (2 progetti).
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