Una limousine dalle linee provocatorie: è Triagmos, vettura-laboratorio figlia della matematica. Con questo progetto, più che un prodotto Piero Carcerano ha voluto affermare un metodo.
Triagmos, vista alla mostra milanese “Design in Motion”, è una sfida alla tradizione. L’originalità della formula è nella possibilità di intervenire da una piattaforma-guida su tutte le fasi di studio di una nuova auto. Con le sue forme inconsuete, il frontale imponente, lo slancio del profilo e il muscolo aerodinamico in evidenza, Triagmos non passa inosservata.
“Le auto di oggi – spiega Carcerano – sono spigolose o tonde. Ritengo che Triagmos vada oltre, cambia fisionomia a seconda dei punti d’osservazione”.
Perché è nato questo progetto? La chiave è tutta qui. “L’abbiamo realizzato in due mesi, una specie di record da Guinness, sviluppato interamente al calcolatore, senza la mediazione di un bozzetto”.
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