2208200102_Le_Proposte_Delle_Scuole_EuropeeTorino, Parigi, Stoccolma. Su questi tre punti si snoda un percorso ideale tra scuole di design da sud a nord del vecchio continente, e Auto & Design lo compie nel numero 129 occupandosi dei progetti di fine anno di quattro istituti tra i più importanti d’Europa. Sono l’Istituto d’Arte Applicata e Design e l’Istituto Europeo di Design, entrambi di Torino; lo Strate Collège di Issy-les-Moulineaux vicino a Parigi e l’Umea College di Umea a nord di Stoccolma.

 

2208200103_Le_Proposte_Delle_Scuole_EuropeeA sottolineare come il legame tra scuole e mondo del lavoro sia sempre più stretto – è ormai raro che un designer sia autodidatta o si formi presso una “bottega” – un dato: tre dei quattro progetti trattati sono assegnati da un’azienda automobilistica e svolti con la supervisione della stessa. I due Istituti di italiani hanno partecipato al progetto sponsorizzato dal Centro Ricerche Fiat per lo sviluppo di una station wagon sportiva.

 

“La transportività evoluta” era il tema, portato avanti con riferimento al marchio Alfa Romeo sotto lo sguardo del direttore del design della casa, Andreas Zapatinas.

A commissionare il lavoro agli studenti dello Strate Collège ha pensato invece il gruppo americano General Motors, confermando, tra l’altro, la vocazione sempre più internazionale della scuola francese. Il tema sottoposto ai ragazzi da Anne Asencio, responsabile immagine del Gruppo, chiedeva un veicolo che portasse agli estremi l’immagine di Chevrolet e una visione futuristica della leggendaria Corvette.

Diversa infine l’impostazione dei progetti di fine anno al Master in transportation design dello svedese Umea College. Molta libertà e un unico vincolo: lavorare a un veicolo che esprimesse una precisa identità, un’idea, una tendenza, un punto di vista. Come dire che finché si è a scuola, ci si può permettere di sognare.

L’articolo continua su Auto & Design n. 129