E’ un ritorno: allo stile puro dell’auto sportiva italiana. All’eleganza classica, alla seduzione delle forme. Giorgetto Giugiaro si presenta a Ginevra con una sportiva Alfa Romeo “molto sexy”, com’egli stesso definisce la sua ultima creazione.
A ogni Salone l’Italdesign presenta un concetto mirato. “Questa volta – racconta Giugiaro – l’obiettivo era chiarissimo. Non volevamo strafare, bensì proporre un’Alfa Romeo di livello superiore che potesse piacere a tutti, uomini e donne di ogni età. Se si eccede nella ricerca di soluzioni avveniristiche, talvolta si perde la misura del buon gusto. L’avanguardismo esagerato divide. Così mi sono detto: la nostra showcar non deve “sconvolgere”, deve certo essere un’idea gradevole, ma altrettanto facilmente comprensibile”.
Il coupé firmato Italdesign è un 2+2 (“due più due bambini”, precisa Giugiaro) di dimensioni generose: 4,388 metri di lunghezza, 1,894 di larghezza e 1,289 di altezza. Il segreto della sua “leggerezza” è nello slancio di fiancata dato dall’impostazione cuneiforme, nel frontale ampio e affusolato, nella coda con lunotto a triangolo che cade dolcemente.
Interno ricco, pelle e materiali pregiati, con un tocco di modernismo accentuato. Cruscotto ergonomico con strumentazioni circolari, volante a tre razze tipicamente Alfa, tutto il meglio oggi esistente nel campo del comfort. Il motore è un V8 Alfa Romeo di 4254 cm3 che sviluppa 390 CV a 7 mila giri. “Nonostante le sue grandi dimensioni – conclude Giugiaro – il nostro coupé non è massiccio. Esprime potenza e solidità, ma abbinate all’armonia d’insieme. Un pizzico di edonismo non guasta: l’auto è il giocattolo dell’uomo, uno sfogo psicologico. Questo secondo me è proprio un bel giocattolo nato quasi a tempo perso in due mesi, dallo schizzo originale allo sviluppo totale tramite realtà virtuale”.
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