La Classe E, fulcro e sintesi del marchio Mercedes-Benz, è tornata sulle strade con una veste rinnovata e Auto & Design ripercorre i tratti salienti della sua genesi. Suo elemento più evidente, il frontale a quattro fari ovali, ormai uno stilema comune alle vetture della casa tedesca, apparso per la prima volta in uno studio di coupé presentato a Ginevra nel 1993 e quindi applicato due anni dopo alla prima Classe E.
Potrebbe apparire riduttivo utilizzare un elemento formale ora comune ad altri modelli per ridisegnare la vettura cardine del marchio. “Rinnovarsi – osserva il direttore del design Peter Pfeiffer – è necessario e i nostri studi propongono sempre stilemi per un design del futuro, tuttavia il frontale a quattro fari, che non è solo una soluzione stilistica ma un concetto, rimarrà a lungo una delle caratteristiche fondamentali del nostro Marchio”.
La vettura, al di là del frontale, si stacca decisamente dalla precedente nell’insieme esterno. Già nei disegni propositivi degli stilisti l’obbiettivo da perseguire era chiaro: una vettura di forte personalità, dalla linea slanciata arieggiante a un coupé sportivo, tutto però coniugato all’insegna dell’eleganza. Rispetto al modello precedente, la nuova E è più larga di 23 mm e più alta di 12 mm mentre la lunghezza (4818 mm) è rimasta invariata. Ciò che fa la differenza, è l’aumento del passo (2854 mm) di 21 mm, sufficienti per ottenere un disegno più fluido.
L’interno interpreta con naturalezza l’aspetto dinamico ed elegante ottenuto all’esterno, con materiali pregiati utilizzati razionalmente e dettagli di elevata raffinatezza e qualità di lavorazione coniugati a meccanismi di sofisticata tecnologia. “Nessun modello rispecchia più fedelmente i valori Mercedes”, ha detto orgogliosamente Jurgen Hubbert, responsabile del settore strategico autovetture.
L’articolo continua su Auto & Design n. 135