La storia di un successo che proviene dal passato ma che trova ampio spazio nel presente e potrebbe avere un ruolo anche nel futuro. Auto & Design n° 143 traccia la genesi della Fulvia, prototipo marciante basato sull’omonima storica vettura e presentato allo scorso salone di Francoforte, dove ha raccolto commenti positivi e un gran numero di “promesse d’acquisto” da parte di visitatori e appassionati.
Flavio Manzoni, direttore del Centro Stile Lancia, racconta insieme al suo staff i retroscena, le motivazioni, le fasi di un progetto appassionante e molto diverso dal solito: «Non si è trattato solo di creare una show car – spiega – perché tutto è stato fatto per rendere la vettura realizzabile, sia da un punto di vista tecnico sia sotto l’aspetto dell’obiettivo di pubblico da raggiungere. Volevo che la vettura si potesse rivolgere a chi oggi ha cinquant’anni e si ricorda della Fulvia, ma anche a chi non era ancora nato all’epoca e nella Fulvia di oggi vede un oggetto moderno, seducente di per se stesso».
Disegno a mano, ispirazione pura proveniente da un passato di grande valore, apporto di tutta l’esperienza e la professionalità del presente, ricerca profonda nel campo dell’artigianato, dei materiali, delle tecniche di lavorazione. Con questi presupporti il team di Manzoni, composto da Marco Tencone, Alberto Di Lillo, Massimo Zappino, Giancarlo Concilio, Roberto Corongiu e Serena Chionetti ha potuto esprimere l’idea della Fulvia originale nella contemporaneità mantenendo tutto lo charme del passato.
Un elemento di “altri tempi” è stata anche la modalità di esecuzione del modello, presso la Cecomp di Torino, che ha plasmato le forme della nuova Fulvia grazie a “battilastra” di grande talento, ormai rari da trovare nel mondo della carrozzeria moderna.
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