Il Salone di Tokyo 2003 e le novità del design Nissan nella sempre più consolidata ricerca di una radice culturale giapponese voluta da Shiro Nakamura per le vetture del marchio.
Wim Oude Weernink analizza su questo numero di Auto & Design quattro proposte per il futuro Nissan più o meno prossimo viste alla rassegna nipponica, due delle quali incentrate sull’applicazione delle tradizioni giapponesi al design dell’automobile; due invece più orientate all’esplorazione di concetti e tecnologie del futuro.
Il linguaggio di design più esplicito si ritrova certamente nella graziosa piccola roadster Jikoo, che mescola lo storico passato settantennale della Nissan con l’applicazione di delicati tratti culturali giapponesi, mentre la concept car Serenity è forse più prossima alla realtà di produzione. La casa parla di una berlina monovolume multiuso della prossima generazione che abbina spaziosità e lusso sportivo, ma entrambi gli aspetti sono stati interpretati secondo il DNA giapponese.
La city car Effis e il SUV Redigo del segmento B contrastano nettamente con la Jikoo e la Serenity, ma sono altrettanto innovative quanto a contenuti tecnologici e concettuali.
La Redigo, lunga 383 cm, non è un’interpretazione in scala ridotta dell’attuale archetipo di SUV, ma ha un design originale e funzionale, con finiture arrotondate per la sua forma globalmente squadrata. Per la Effis invece Nissan parla di una tre posti e mezzo, affermazione che può far pensare a interni sacrificati, ma fa invece riferimento ad un’ampia flessibilità di impiego delle sedute. Inoltre, il pannello strumenti ruotabile in senso orizzontale aumenta la versatilità dell’abitacolo.
L’articolo continua su Auto & Design n. 144