Leonardo Fioravanti era presente a Ginevra con lo studio di coupé a trazione posteriore Kite, sul quale spiccavano il sistema di illuminazione a led e il padiglione “semitrasparente”.
« Il sistema di illuminazione a led della Kite – spiega Fioravanti – è la più recente evoluzione del processo di ricerca avviato nel 2001 con il prototipo Vola, e proseguito nel 2002 e nel 2003 con i concept Yak I e Yak II. Mentre i proiettori tradizionali sono piuttosto ingombranti qui siamo di fronte ad oggetti piccoli e leggeri che possono essere montati in piena libertà».
Sulla Kite i gruppi illuminanti sono stati alloggiati nell’ossatura principale dei parafanghi anteriori, analogamente a quanto fatto posteriormente, dove la scatola dei circuiti stampati è alloggiata nei montanti del padiglione.
Dall’illuminazione alle trasparenze. Quelle dell’innovativo padiglione che caratterizza Kite «con il quale – precisa Fioravanti – abbiamo inteso conferire a una coupé un senso di spazio in altezza, vivibilità e vasta gradevolezza ambientale. Una soluzione alternativa a quelle già esistenti, ma interamente realizzabile».
Oggi con il cristallo si può costruire tutto il padiglione ottenendo anche una elevata sicurezza; si possono prevedere vari sistemi di apertura o scorrimento; si può regolare in tempo reale la trasparenza. Tanto cristallo però può dare una sensazione strana. Da qui l’idea del tetto semitrasparente.
«Per la realizzazione della struttura – racconta Fioravanti – ho adottato la teoria delle lastre piane che indica come una lastra leggera con una ossatura esterna diventi una ossatura molto più performante. Per l’esecuzione della parte interna mi sono orientato verso acciai altoresistenziali che mantengono le loro caratteristiche fisiche anche se forati».
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